CHIOGGIA - Guerra ai piccioni. D'ora in poi, chi distribuisce loro briciole di pane rischia d'essere pesantemente sanzionato. Con un'apposita ordinanza, il sindaco Mauro Armelao ha stabilito che le multe potranno raggiungere i 500 euro.
DIVIETI E CHIUSURE
L'eccessiva presenza di volatili riporta l'ordinanza risulta sempre più pregiudizievole per le condizioni igienico sanitarie ed il decoro urbano. Le autorità hanno verificato che i piccioni si annidano nelle soffitte, nei solai e nei sottotetti, prediligendo gli edifici disabitati che, nei rioni insulari, ormai non si contano. Per l'occasione, il Comune ha finito per ammettere che gli interventi di ripulitura periodica degli anfratti non risultano più sufficienti al ripristino del decoro e della salubrità. L'alimentazione incontrollata richiamerebbe anche un gran numero di esemplari dalle zone limitrofe, Il Comune questa volta si spinge ben oltre al semplice divieto di nutrire i colombi. Ordina infatti ai proprietari di edifici di schermare con apposite reticelle, o altra modalità idonea, ogni apertura di soffitte, solai, sottotetti, onde impedire l'accesso e la nidificazione e la nidificazione. Toccherà ai privati anche provvedere alla pulitura delle aree private sottostanti i propri fabbricati frequentati assiduamente dagli uccelli. In caso di lavori e ristrutturazioni, chiunque vanti titolo sugli immobili dovrà adottare ogni misura possibile contro lo stazionamento. Sul rispetto dell'ordinanza, vigileranno gli agenti della Polizia locale.
E I GABBIANI?
Ancora nessun provvedimento, invece, a contenimento del numero dei gabbiani. Da tempo nidificano in città e si comportano pressappoco come i piccioni. Camminando oppure atterrando pesantemente sui coperti hanno già provocato danni. Lo scorso anno, ad esempio, così com'era stato verificato dai Vigili del fuoco, hanno provocato la caduta di numerose tegole dal tetto del santuario di San Domenico. Nell'attesa delle riparazioni, la chiesa dovette essere transennata.