PORTOGRUARO - “Facciamo 50”, alla discoteca Tnt di Lugugnana di Portogruaro arrivano i grandi dj con Orietta Berti. In occasione dei 50 anni dello storico locale, voluto dalla famiglia Anzolin che ne è ancora proprietaria, nel weekend ci saranno due grandi eventi. Tra gli ospiti anche Max Ferri, lo storico direttore artistico con il compianto dj Marzio Dance che aveva rilanciato il locale negli anni ‘80.
«Non era ancora la primavera del 1988 quando arrivò Marzio Dance - racconta la famiglia Anzolin - Nonostante il rinnovo importante, il locale non aveva portato i risultati sperati. L’apertura in ritardo, forse l’inesperienza, non avevano permesso il successo. Una volta nei locali quando le cose non andavano si tendeva a dare la colpa al dj resident anzi al dj di tutte le sere perchè il termine resident e guest ancora non esistevano. Così noi rispettiamo la regola e proviamo a cambiare. In quei tempi acquistavamo le orchestre da un impresario di Ferrara: Rino Cavallari che, interpellato, ci programma 3 dj differenti, uno per il venerdi, uno per il sabato e uno per la domenica». Il dj del sabato era Marzio Dance, un dj che faceva uno show avveniristico per quei tempi, con tanto di campionatore dove erano memorizzate strofe delle canzoni o che usava addirittura per campionare dei live, parti dei dischi che utilizzava poi per mixare. Allo show partecipava un ragazzo di colore, Frankie Roberts che rappava sui dischi, ad accompagnarli c’era il loro manager Tiziano Fanfani.
LA NASCITA
«Durante la serata, in casa i discorsi su questo dj erano entusiasti - ricorda il direttore artistico Max Ferri - c’era l’intenzione di rifarlo. Così ci sono dei colloqui con Tiziano e vengono programmati tutti i venerdì e sabato di febbraio e marzo e vengono stampati anche dei flyers: una novità per quei periodi”. Si arriva così al primo venerdi di febbraio con Marzio Dance in consolle, Tiziano e un giovane che seguiva Marzio: Massimo Ferri.
LA LITE
«A fine serata Tiziano comunicò a Benito Anzolin e ai figli che le date non si potevano più fare - spiega Max Ferri - probabilmente il manager aveva preso altri accordi.