FOSSÒ (Venezia) - Anche la sera della befana brillava nella notte gelida della campagna della Riviera del Brenta. E sono almeno duemila le letterine per Babbo Natale lasciare nella cassetta rossa appesa al cancello. E poi cioccolata e di vin brulè, distribuiti gratuitamente dai familiari e da associazioni di volontariato. E' la straordinaria casa di Babbo Natale, realizzata per passione (e per il figlioletto) da Nicola Zanta, in via Trento a Sandon di Fossò.
L'interruttore generale dell'enorme quadro elettrico che dava luce alle incredibili scenografie natalizie è stato spento domenica sera. Zanta non vuole dire quanto gli è costata la bolletta elettrica durante il mese e mezzo di rappresentazione. «Non è importante, sono felice che a tanti bimbi sia piaciuta, bello sapere che ci sono ancora sogni e speranze». A papà Nicola bastano gli innumerevoli attestati di stima ricevuti dalla gente per la sua iniziativa.
"Grazie a te e alla tua famiglia per tutto il tempo e il lavoro che dedicate per fare felici i bambini - si legge nel suo sito di Babbo Natale - Siete delle persone fantastiche. Grazie per averci fatto sognare e per averci fatti tornare anche noi bambini. Grazie per l'ospitalità, ora meritate un po' di tranquillità".
L'edizione 2018/19appena conclusa è stata la settima. Nicola Zanta aveva iniziato nel 2011 per fare felice il figlioletto Filippo. Subito, nella sua abitazione, in men che non si dica, hanno iniziato ad arrivare centinaia di persone con i loro bimbi. Col tempo ne sono arrivate migliaia. Per vederla non si paga nulla. L'allestimento scenografico impegna Zanta per oltre sei mesi all'anno. Per smontare tutto lavorerà un mese, nel tempo libero, di sera, al sabato e alla domenica.
Per il prossimo Natale 2019 ha già preannunciato effetti ancora più belli.
Chiude la casetta privata di Babbo Natale, papà Nicola entusiasta: «Oltre duemila letterine dai bambini»
Giovedì 18 Gennaio 2018
