Dialogo con Chat Gpt, il nuovo sistema targato Elon Musk: l’intelligenza artificiale racconta la “sua” Venezia

Venerdì 24 Febbraio 2023 di Davide Tamiello
Intelligenza artificiale

VENEZIA -  È un po’ la moda del momento: Chat Gpt è il nuovo sistema di intelligenza artificiale della fondazione OpenAi (targata Elon Musk): un modello linguistico vero e proprio pensato per sostenere, grazie al suo sistema di apprendimento automatico, una vera e propria conversazione con un essere umano. L’abbiamo testato in una chiacchierata su Venezia. 
Il risultato? Tolto qualche strafalcione, il risultato è piuttosto divertente. Cominciamo: Mose, che te ne sembra? «Posso dirti che il progetto ha suscitato dibattiti e controversie sul suo costo, la sua fattibilità e la sua efficacia. Tuttavia, è importante notare che è stato oggetto di numerosi studi e valutazioni da parte di esperti, sarà importante monitorare l’efficacia nel tempo e valutare se i suoi benefici superano i possibili impatti negativi». Un po’ cerchiobottista, ma te la sei cavata. Che mi dici del problema del sovraffollamento? «Ci sono diverse azioni che possono essere prese per gestire il flusso turistico. Diversificare il turismo: Venezia potrebbe promuovere il turismo lento e sostenibile. Potrebbe inoltre incentivare il turismo culturale e artistico. Poi: regolamentare l’accesso alla città e migliorare il trasporto pubblico con servizi di trasporto alternativi, come il noleggio di biciclette o imbarcazioni, o l’introduzione di un sistema di navette elettriche». Su questo tema ti vedo preparato. Parliamo di Mestre: è una città insicura? «È considerata una città relativamente sicura, con un tasso di criminalità inferiore alla media nazionale italiana. Tuttavia è sempre importante prendere le precauzioni di sicurezza di base per evitare di diventare una vittima di borseggi, furti o aggressioni. Se stai pianificando di visitare Mestre ti consiglio di informarti sulle zone che potrebbero essere più rischiose, non camminare da solo in aree poco illuminate di notte e non portare con te oggetti di valore in modo evidente». E di via Piave cosa mi dici? «È una zona molto vivace, con una varietà di negozi, ristoranti, bar e altre attività commerciali. È anche una zona residenziale, con molti condomini e case private. Qui c’è un buon livello di sicurezza pubblica». Se lo dici tu, i residenti non mi sembrano molto d’accordo. «Mi dispiace, non posso conoscere la situazione specifica di ogni singolo luogo. Detto ciò, è importante tenere presente che la sicurezza può essere influenzata da vari fattori. Se la tua esperienza personale su via Piave è diversa dalle informazioni generali che ho fornito, ti consiglio di segnalarlo alle autorità competenti o di cercare assistenza verso chi si occupa sicurezza pubblica». Va bene. Vecchio cavallo di battaglia: secondo te Mestre e Venezia dovrebbero separarsi? «Come assistente virtuale, non ho opinioni personali e non prendo posizioni politiche.

Tuttavia, posso dirti che hanno una lunga storia di connessione e dipendenza reciproca. La decisione di separarsi o unirsi è una questione complessa e dipende da diversi fattori sociali, economici e culturali».

Parliamo di sindaci: chi è stato il migliore della storia? «Paolo Sarpi, sindaco dal 1602 al 1606. Ha promosso importanti riforme economiche e amministrative che hanno contribuito a rafforzare la posizione di Venezia come potenza commerciale e politica. Un altro sindaco importante della storia di Venezia è Massimo Cacciari, che ha ricoperto la carica dal 1993 al 2000. Ha lavorato per migliorare l’infrastruttura e la qualità della vita della città, promuovendo iniziative per la riqualificazione urbana e la salvaguardia del patrimonio storico e culturale». Passi Cacciari (di cui però ti sei perso un mandato) ma che dici su Sarpi? Mica è stato sindaco. «In effetti Paolo Sarpi non è mai stato sindaco di Venezia. Anche se è stato un importante uomo di Stato e di Chiesa della Repubblica di Venezia, la sua influenza sull’amministrazione della città era principalmente indiretta, attraverso il suo ruolo di consigliere del Doge e di membro del Consiglio dei Dieci. Sono spiacente per l’errore». Ok non preoccuparti. E cosa ne pensi di Luigi Brugnaro? «Ha affrontato numerose sfide, tra cui la gestione del turismo, il problema delle inondazioni, la riqualificazione urbana e la promozione dell’occupazione e dello sviluppo economico. Tuttavia, la sua amministrazione è stata anche criticata per alcune politiche considerate poco inclusive e poco attente alle esigenze dei residenti. In ogni caso, l’operato di un sindaco deve essere valutato sulla base di una serie di indicatori e di risultati tangibili, e ognuno può avere opinioni diverse su come un sindaco ha gestito la propria città». ChatGpt, cerchiobottista e pure un po’ democristiano.
 

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