Al paziente la diagnosi non piace: scaglia il cellulare contro il medico

Lunedì 13 Agosto 2018 di Giuseppe Babbo
Al paziente la diagnosi non piace: scaglia il cellulare contro il medico
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CAVALLINO TREPORTI - Non ha gradito la diagnosi e per questo ha afferrato il telefono appoggiato sulla scrivania scagliandolo di potenza contro il medico che poco prima lo aveva visitato. Ancora un'aggressione nei confronti del personale sanitario dell'Ulss4. È quanto accaduto nei giorni scorsi a Ca' Savio, all'interno dell'ambulatorio della medicina turistica. Solo il rapido intervento di altre persone presenti ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente e conseguenze peggiori. Secondo la ricostruzione fornita dalla stessa Azienda sanitaria, tutto sarebbe successo al termine della visita quando l'uomo, un turista in vacanza a Cavallino- Treporti, è andato in escandescenze. L'uomo si era rivolto per un consulto all'ambulatorio riservato ai turisti ma una volta conclusa la visita sarebbe scoppiata la discussione con il medico di turno. A quanto pare per la diagnosi e per il tipo di cura. Così i toni sono diventati sempre più accesi, fino a quando l'uomo ha afferrato il telefono presente sulla scrivania lanciandolo contro il viso del medico che non è riuscito a parare il colpo. A bloccare l'uomo sono state altre persone presenti, riportando la calma ed evitando conseguenze peggiori mentre il dottore si è riservato di presentare una denuncia nei confronti dell'uomo. 

In meno di un mese questa è la seconda aggressione che viene messa in atto nei confronti dei medici dell'Ulss4. Lo scorso luglio, al pronto soccorso di Jesolo, un turista svizzero si era scagliato contro la dottoressa che poco prima aveva visitato la nipote, anche in questo caso perché non condivideva la diagnosi. Solo l'intervento di un infermiere ha impedito che la situazione potesse degenerare. «Sono situazioni che vanno assolutamente condannate ha detto il direttore generale della Ulss 4, Carlo Bramezza - Ormai da tempo assistiamo sempre più a situazioni di questo tipo, abbiamo fornito i fischietti al personale più a rischio ma qui siamo andati oltre qualsiasi rispetto delle persone e dei ruoli».

Per questo Bramezza, ancora lo scorso luglio, si era rivolto alle forze dell'ordine chiedendo una maggior presenza di agenti in pronto soccorso. Lo stesso Bramezza ha inoltre sottolineato come spesso a creare i maggiori problemi sono le persone che si recano in pronto soccorso perché ubriache. Da registrare che nei giorni scorsi, proprio al pronto soccorso di via Levantina, si sarebbero registrati altri momenti di tensione, soprattutto con una turista ubriaco che avrebbe infastidito il lavoro di medici e infermieri. 
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