Donna denuncia dentista abusivo e gli chiede 50mila euro di danni

Venerdì 8 Giugno 2018
Donna denuncia dentista abusivo e gli chiede 50mila euro di danni
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VENEZIA - È stato denunciato per lesioni, in relazione ad una protesi dentaria che provocò non pochi problemi ad una paziente e, nel corso dell’inchiesta, si è scoperto che non è un dentista, ma un semplice odontotecnico. Maurizio Doria, 70 anni, residente a Mogliano Veneto, un tempo con studio a Cannaregio, è stato citato a giudizio di fronte al giudice penale di Venezia, Daniela Defazio.

Il processo a suo carico si è aperto ieri mattina con la deposizione della donna che ha sporto querela, una settantaquattrenne di Castello, la quale si è costituita parte civile con gli avvocati Augusto Palese e Gian Luca De Biasi, reclamando un risarcimento di 50 mila euro per i danni sofferti. Le cure dentarie finite sotto accusa risalgono al periodo compreso tra il 2011 e il 2014, periodo in cui si era rivolta ad uno studio di Cannaregio per farsi sostituire una vecchia protesi. L’intervento le diede dei problemi e quindi si recò da quello che credeva essere un dentista per chiedergli di risolverli e, in occasione della sua ultima visita, trovò chiuso lo studio. I legali della donna hanno presentato querela, facendo sottoporre la loro assistita ad una visita medico legale finalizzata ad accertare gli eventuali errori nell’esecuzione della protesi e quantificare i danni sofferti dalla donna. È in questa fase che emerse la sorpresa: Doria è risultato essere un semplice odontotecnico, che si era offerto di vendere lo studio di un amico dentista, andato in pensione, e nel frattempo aveva continuato ad esercitare nell’immobile. Il dentista andato in pensione inizialmente era finito a sua volta sotto inchiesta, ma poi la sua posizione è stata archiviata in quanto è risultato del tutto estraneo alla vicenda. Nel processo apertosi ieri, Maurizio Doria è imputato di lesioni colpose, ma vi è un procedimento parallelo per abuso di professione medica: gli odotontotecnici non possono operare sui pazienti. Il suo difensore, l’avvocato Carlo Favaro, è intenzionato a dimostrare che la protesi fu realizzata in maniera corretta e non è responsabile delle lesioni lamentate dalla paziente. L’udienza proseguirà a dicembre con l’audizione dei consulenti medico legali e di altri testimoni.
Ultimo aggiornamento: 21:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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