PIANIGA - A uccidere Denis Nicolò Artusi, il 19enne di Pianiga, sarebbe stata una overdose di crack.
«AVEVA MILLE PASSIONI»
«Nessun problema fino a circa tre anni fa. Poi l'improvviso l'abbandono degli studi di agraria condotti presso un istituto padovano e l'inizio di una vita randagia trascorsa a ridosso della stazione ferroviaria di Padova». A parlare è Luciano Artusi, padre adottivo di Denis Nicolò. «Denis aveva mille passioni continua il padre - Era educato, amava gli animali, la natura e le piante. Proprio per tale motivo si era iscritto ad agraria. Dopo tre anni ha conosciuto la droga e ha smesso di andare a scuola, allontanandosi anche dalla famiglia. Poi era ritornato. Dopo un periodo passato in una comunità di recupero a Brescia, sembrava avere ripreso in mano la sua vita, grazie anche alla cooperativa Giotto che gli aveva trovato un lavoro come giardiniere all'ospedale all'Angelo di Mestre. Denis sembrava soddisfatto, ma poi la sua voglia di indipendenza ha avuto il sopravvento e se ne è andato da casa un'altra volta, per poi ricadere nello stesso mondo che lo ha portato alla morte». «Ero a conoscenza del dramma che stava passando Luciano Artusi per il figlio Denis, ma non pensavo che ciò si tramutasse in tragedia - dice il sindaco di Pianiga Federico Calzavara - So che ha fatto di tutto per recuperarlo». Nicolò ha un fratello più grande di due anni, Stefano, e una sorella di 29, Ilaria.