VENEZIA - La Corte di Cassazione ha deciso l'annullamento della pena dell'ergastolo assegnata all'ex operatrice socio-sanitaria Monica Busetto per l'omicidio di Lida Taffi Pamio e il contestuale rinvio a una nuova decisione della Corte d'Assise d'appello di Venezia, che dovrà essere di composizione completamente diversa rispetto a quella precedente.
La donna, dirimpettaia della vittima, era già stata condannata a 24 anni e 7 mesi in primo grado. Una delle prove considerate «regine» dall'accusa, ma fortemente contestata dagli avvocati difensori di Busetto, fu una minima traccia di Dna della vittima individuata su una collana che si trovava in un portagioie dell'appartamento a Mestre della dirimpettaia. Prova che tenne banco anche in appello, cui si aggiunsero anche le dichiarazioni di Susanna Lazzarini, la quale nel frattempo si accusò del delitto e, dopo aver ripetuto durante quattro interrogatori di aver perpetrato l'omicidio da sola, tirò in ballo Busetto.
Delitto Taffi Pamio, la Cassazione annulla l'ergastolo per la Busetto
Venerdì 27 Aprile 2018
Parole che alla fine vennero ritenute veritiere dalla Corte, che condannò all'ergastolo la donna.
