Delitto di Concordia, la ricostruzione: il marito l'ha accoltellata e le ha rotto l’osso del collo

Sabato 12 Febbraio 2022 di Marco Corazza
CONCORDIA SAGITTARIA Victoria Osagie e Moses Ewere Osagie
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CONCORDIA SAGITTARIA - Il Giudice non resiste davanti alle immagini cruente dell’omicidio di Victoria e chiede di sospenderne la visione. Ieri in Corte d’assise a Udine sono state proiettate le foto che testimoniano la crudeltà con cui è stata uccisa Victoria Osagie, 35 anni, massacrata con 20 coltellate dal marito Moses Ewere Osagie, oggi 43enne, nella loro abitazione di Concordia il 16 gennaio del 2021.

A distanza di poco più di un anno dall’efferato omicidio, ieri si è tenuta una nuova udienza in cui gli investigatori sono intervenuti per presentare gli elementi raccolti in via Pellico 18. A far parte della squadra che indaga sull’omicidio di Victoria, mamma di tre bambini, anche il medico legale Antonello Cirnelli, che ha illustrato le foto raccapriccianti scattate sul luogo del delitto e durante l’autopsia sulla povera donna. Immagini sconvolgenti, tanto che il presidente della Corte d’assise, vista la particolare scabrosità, ha chiesto di interrompere la proiezione e di procedere solo con la descrizione delle coltellate e della Tac.


Qui è emerso un altro particolare che ha messo in evidenza la crudeltà e la violenza dell’uomo. Dalle foto è emerso che il marito aveva spezzato il collo della donna girandole la testa con le mani dopo averle inferto le 20 coltellate con un coltello da cucina e altri 5 colpi con un cacciavite, recidendo l’aorta e perforando i polmoni in più punti. Dalla Tac, il primario di Radiologia di Portogruaro, Giancarlo Addonisio, ha evidenziato la frattura alla base del collo, determinata da un’azione manuale. Prima di quel gesto c’erano state le botte e le coltellate. «Una cattiveria inaudita - aveva spiegato lo stesso procuratore capo di Pordenone Raffaele Tito all’indomani dell’omicidio - Raramente ci si imbatte in una violenza così gratuita». Il procuratore lo scorso anno aveva stentato a trovare le parole per sintetizzare ciò che il medico legale Antonello Cirnelli e il pm Carmelo Barbaro gli avevano comunicato sul massacro di Concordia.


Victoria, nel momento in cui i due amici presenti nella casa di via Pellico erano riusciti a immobilizzare Osagie, era scappata in strada già ferita alla schiena e alla base del collo, lasciando una scia di sangue. Dopo averla rincorsa e trascinata di nuovo in casa, il marito aveva continuato a colpirla a coltellate fino a ucciderla. Moses Ewere Osagie è i in carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato.
IL Tribunale per i minorenni di Trieste, competente per il Portogruarese, ha dato l’assenso all’adottabilità dei tre figli della coppia, che ora hanno 10, 7 e 3 anni. I due più grandi sono stati seguiti anche da uno psicologo per riuscire, almeno in parte, a convivere con il ricordo della tragedia, ala quale ha assistito il più grande.
 

Ultimo aggiornamento: 08:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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