Rimprovera due turiste inglesi "cafone", aggredita e picchiata: «Venezia è dei turisti»

Domenica 21 Agosto 2022 di Nicola Munaro
Gli espositori lanciati dall'uomo all'interno del negozio
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VENEZIA - Ha 61 anni e insieme alla figlia gestisce la cartoleria in salizada Sant’Antonin. Sullo zigomo e sul braccio destro ha ancora i segni dei due espositori in ferro con cui è stata colpita mercoledì pomeriggio da un turista inglese. Venticinque anni al massimo, l’uomo era fuori di sé perché alcuni minuti prima sua moglie era stata redarguita per essersi seduta in fondamenta Sant’Antonin assieme a un’amica, senza scarpe, borse posizionate come in spiaggia e musica ad alto volume. Ultimo atto conosciuto di un’antologia di turismo cafone e violento che si fa strada in città. Ciliegina finale di una settimana in cui Venezia è stata stuprata della bravata di due videomaker residenti in Australia che con i propri surf a propulsione hanno solcato il Canal Grande.

IL RICHIAMO
17 agosto, ore 16.45. La titolare della cartoleria in salizada esce dal suo negozio per spiegare a due turiste come ci si comporta a Venezia. «Avranno avuto al massimo 25 anni. Ho fatto vedere loro - racconta - anche il simbolo della campagna EnjoyRespectVenezia invitandole a scaricarsi il regolamento attraverso il QrCode così, ho fatto notare, avrebbero capito che quella è una fondamenta e non una spiaggia, che non potevano banchettare lì come stavano facendo e la musica sparata a tutto volume non si può tenere, visto che si è in una zona residenziale.

Loro mi hanno guardata infastidite e si sono alzate camminando comunque in zona».

«VENEZIA È DEI TURISTI»
Il secondo atto va in scena una ventina di minuti dopo. Nella cartoleria arriva il marito di una delle due donne: cellulare in mano con fotocamera accesa, chiede alla titolare di fare le proprie scuse alla moglie e all’amica dicendo che se anche ci fosse stata una multa da pagare lui l’avrebbe pagata e avrebbero continuato a fare quello che volevano perché, a suo dire, «Venezia senza i turisti non è nulla». La titolare non fa in tempo a rispondere che l’uomo prende uno degli espositori e lo lancia dietro il banco, verso la madre della proprietaria, colpendola allo zigomo. Il secondo espositore ferisce invece la sessantunenne al braccio. Poi lui se ne va mentre le due donne chiamano le forze dell’ordine.

SITUAZIONE ALLARMANTE
«Negli ultimi anni in questa zona stanno succedendo fatti che non erano mai capitati prima - commenta ancora la titolare della cartoleria - Tre settimane fa siamo state quasi aggredite da un tossico e in altri negozi vicini ci sono stati furti». L’area è la stessa che aveva visto nei mesi scorsi dei vandali imbrattare la chiesa di Sant’Antonin, negli stessi giorni in cui anche la basilica del Redentore era finita nel mirino di street artist con il senso della devastazione. Ma mentre il Redentore ha di nuovo la facciata immacolata, il muro della chiesa di Sant’Antonin è tavola preferita per chi passa e vuole lasciare un segno della propria presenza. Schizzi e graffiti senza senso ancora lì, a fare da richiamo per altre imprese simili.

Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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