Daspo urbano, oltre 300 in sei mesi
Turisti italiani in vetta alla "classifica"

Sabato 7 Dicembre 2019 di Nicola Munaro
Il tuffo nei canali, una delle "bravate" più ricorrenti dei turisti a Venezia, poi sanzionati
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VENEZIA - Il 16 dicembre saranno sei mesi. E per il Daspo urbano a Venezia e Mestre, approvato dal Consiglio comunale all’interno del nuovo Regolamento di polizia urbana, è tempo di un primo bilancio. Finora sono stati 338 gli allontanamenti di 48 ore dal centro storico di Venezia o dai luoghi di pregio di Mestre, notificati dalla Polizia locale.  Più o meno due al giorno. Con gli italiani che si distinguono e si piazzano al secondo posto nella specialissima classifica di chi non ha rispettato la città. 
I MESI Come ovvio che sia la curva grafica si impenna in estate, rimanendo sostanzialmente inalterata tra agosto, settembre e ottobre: in tutti e tre i mesi si è superata la quota di 70 Daspo. Primeggiano agosto e ottobre con 79, segue settembre con 72. Dieci a giugno, 57 a giugno e 38 a novembre. Tre, finora, a dicembre. 
I LUOGHI Dei 338 Daspo, la parte del leone - ovvio - la fa la città d’acqua: 90 sono stati emessi per violazione nel sestiere di San Marco, 93 a Cannaregio (c’è la stazione, ndr), 11 a San Polo, 25 a Santa Croce, 10 a Dorsoduro, 3 a Castello, 1 al Tronchetto e 6 al Lido. In terraferma? Sono 87 a Mestre centro, 2 a Campalto, 3 a Chirignago e 4 a Marghera.
LE VIOLAZIONI A Venezia non c’è partita, 141 Daspo sono stati dati per l’intralcio alla circolazione: si va dagli scatolettisti ai mendicanti, passando per i porter abusivo, i bivacchi, il consumo di alimenti e bevande in strada. Così come il commercio abusivo, 29 Daspo, quasi tutti a bengalesi. Quattro le notifiche per balneazione abusiva: in Canal Grande e nel rio di Cannaregio. A Mestre prevale invece l’ubriachezza molesta (34 Daspo) nella zona della stazione, via Piave, villa Querini. Accomuna Venezia e Mestre i 13 Daspo per bisogni fisiologici in pubblico (3 in centro storico) e i 22 per gli accampamenti nella notte.
LE NAZIONI Guida la graduatoria delle nazionalità daspate la Romania (181 provvedimenti, la maggior parte per accattonaggio e porter abusivi). Subito dopo l’Italia con 32 e i 21 del Bangladesh. Incrociando i dati tra nazionalità e violazioni emerge che di 52 Daspo per violazioni al decoro urbano (bagno abusivo, bivacchi, bisogni fisiologici, tuffi e consumo alimenti in strada) il primato è un testa a testa tra Romania (11, il 50% ai porter) e Italia, 10. Da solo, uno slovacco, ne ha collezionati 13.
Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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