Cuoco 50enne annega mentre fa il bagno agli Alberoni

Giovedì 12 Agosto 2021
Alessandro Silvestri
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VENEZIA - Un cuoco stagionale di 51 anni di Martellago, Alessandro Silvestri, è annegato oggi pomeriggio, 12 agosto, mentre stava facendo il bagno al Lido alla spiaggia degli Alberoni. Alcuni bagnanti lo hanno visto galleggiare a faccia all'ingiù.

Sono stati loro ad allertare prima il bagnino e poi i sanitari del Suem 118, che nonostante abbiano più volte provato ad eseguire le manovre di rianimazione, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

I carabinieri, sul posto per effettuare gli accertamenti del caso, hanno trovato vicino agli effetti personali dell'uomo, cuoco stagionale al Lido, alcune bottiglie vuote di birra e del metadone. Non si esclude che ci sia una intossicazione da alcol e droga alla base del decesso. Nelle prossime ore il pm deciderà se disporre l'autopsia o restituire il corpo ai familiari.

Il decesso è avvenuto per annegamento, ma il magistrato di turno informato dell’accaduto ha disposto l’autopsia per chiarire se a causare la tragedia sia stato un malore riconducibile anche all’assunzione di alcol o di altre sostanze. Il 51enne era in cura al Sert per gestire le sue dipendenze.

LE REAZIONI IN PAESE
La tragedia ha profondamente scosso Maerne dove Silvestri, “El Pomi” com’era soprannominato, era nato e aveva sempre vissuto e dove era conosciutissimo, anche per la sua attività: la famiglia ha gestito per tanti anni l’agriturismo “Ca’ delle Rondini” in via Ca’ Rossa, e il fratello Ilo segue ancora il maneggio sul retro della barchessa che accoglieva il locale e dove Alessandro abitava tuttora. «Ed è proprio qui che ha imparato a cucinare» ricorda Ilo, sconvolto dalla notizia e che non sa capacitarsi dell’accaduto: «Mio fratello sapeva nuotare bene. Era una persona di cuore. Certo, aveva dei problemi, ma chi non ne ha?». 
Silvestri, che non era sposato e non aveva figli, lascia anche un’altra sorella, Mara, e l’anziana mamma Elena, di 85 anni.
Silvestri era stimato anche per la sua bravura ai fornelli: «Con quattro ingredienti riusciva a preparare un pranzo da re: se solo fosse stato più costante sarebbe diventato un fuoriclasse. Ed era un pezzo di pane» lo ricorda anche l’assessore al Commercio e amico di famiglia Lionello Corò. 
Aveva lavorato come cuoco o aiuto cuoco anche in rinomati locali di Venezia e da ultimo al ristorante “Al Mattone”, sempre di Maerne, dove si avvalevano spesso di lui in caso di bisogno, a chiamata, e lui si faceva sempre trovare pronto e affidabile. «Lo avevamo chiamato anche la scorsa settimana. Era una persona molto riservata, uno spirito libero, gli piaceva “vivere” e divertirsi, ma in cucina era una garanzia - racconta la titolare del noto ristorante di Maerne -: era bravo e gli piaceva tanto il suo lavoro. Qui gli volevamo tutti bene. Siamo sconvolti».

 

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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