Aveva guidato la protesta dei baristi, ora è costretta a cedere la sua attività

Venerdì 5 Febbraio 2021 di Teresa Infanti
Aveva guidato la protesta dei baristi, ora è costretta a cedere la sua attività
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PORTOGRUARO - La regista delle poteste dei commercianti portogruaresi lascia la gestione del bar: «Costi insostenibili e incassi assenti, così è impossibile andare avanti». Valentina Michelini, gestrice della Bottega del Caffè Dersut, un locale di 80 metri quadri, molto frequentato, all'interno della galleria di Corso Martiri della Libertà a Portogruaro, ha annunciato sui social network la sua decisione di mollare la gestione dell'attività.

In questi mesi Valentina ha raccontato su Facebook le difficoltà economiche causate dalle chiusure imposte dalla pandemia, ma ha condiviso anche le piccole soddisfazioni che le hanno dato i suoi clienti durante questo periodo. Il 31 ottobre, dopo il Dpcm che imponeva la serrata dei bar e ristoranti alle 18, aveva promosso una manifestazione di protesta in Piazza della Repubblica. In quell'occasione aveva evidenziato i problemi delle piccole attività, che faticavano a riaprire le loro porte senza indebitarsi. Dopo la protesta, aveva ideato una maglia con la scritta Io non voglio fallire e una spilla con la dicitura Voglio lavorare, le cui vendite avevano portato alla raccolta di 1200 euro trasformati in spese solidali. A gennaio aveva promosso un'altra iniziativa per sensibilizzare i cittadini e la politica sulla profonda crisi che continuava ad interessare il mondo del commercio. Lungo Corso Martiri e poi tutt'attorno alla statua del leone, l'imprenditrice aveva apposto in segno di lutto diversi lumini votivi.


«Dopo 70 giorni di lockdown ha detto - eravamo riusciti a ripartire, ma poi è arrivata un'altra batosta e la chiusura perpetrata delle scuole superiori non ha di certo aiutato. Ora non posso fare altro che arrendermi. Da lunedì 8 febbraio ha aggiunto - non ci sarò più io alla Bottega del Caffè Dersut. Purtroppo devo cedere a chi non ha avuto nessuna pietà, in questo periodo così difficile, nemmeno di abbassare il canone di affitto di 3.470 euro e di esigerlo per intero anche il mese di gennaio. L'ultima bolletta dell'energia che mi è arrivata è superiore ai 2mila euro. Ho due dipendenti, che per il mese di dicembre hanno potuto prendere solo un acconto della busta paga. Le spese sono sempre tante e con quello che ho incassato in questi mesi ha concluso - non posso più permettermi di continuare. Ringrazio i clienti, per essere stati per me degli amici. Ringrazio le mie ragazze, la mia seconda famiglia. Spero un giorno di riuscire a gestire un locale di mia proprietà». La sua pagina Facebook è stata in poco tempo inondata di commenti di solidarietà e vicinanza. Il locale cambierà quindi gestione. A condurlo dovrebbero essere gli stessi proprietari dell'immobile. 
 

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