Cracking, Eni stralcia la data della chiusura del 2022: «Prima le alternative»

Martedì 13 Aprile 2021 di Elisio Trevisan
Passo indietro sulla data prevista per la chiusura dell’impianto del Petrolchimico di Porto Marghera

MESTRE - Il Cracking non chiuderà la primavera dell’anno prossimo. Eni e Versalis non hanno cambiato idea, anzi hanno ribadito che l’impianto, assieme agli Aromatici, di Porto Marghera è destinato allo spegnimento definitivo ma non c’è più una data certa, né marzo né aprile del 2022 come aveva annunciato l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi agli inizi di marzo. È il primo risultato ottenuto dai sindacati dei chimici che alla fine della settimana scorsa si sono incontrati con i vertici di Eni e della sua società Versalis. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto nuovamente certezze sulle produzioni alternative di chimica verde che Eni ha annunciato senza, però, presentare un piano industriale né date precise. Per cercare un punto di incontro i segretari di Cgil, Cisl e Uil dei chimici nazionali e veneziani hanno proposto di togliere dal tavolo l’unica data certa che al momento Eni aveva dato, quella della chiusura del Cracking. «Ci hanno risposto che va bene rivederla e, nel contempo, creare un percorso di confronto per realizzare la transizione verso la chimica verde - afferma Giuseppe Callegaro segretario della Femca-Cisl veneziana - Così, eliminando quella spada di Damocle, potremo trattare con maggiore serenità sul futuro di industrie e lavoratori di Marghera e del resto del Paese».
CERTEZZE E PROMESSE
La questione di fondo è che se la chiusura del Cracking è una certezza mentre i nuovi impianti alternativi di chimica verde sono solo una promessa, il dubbio fondato è che si vada verso l’abbandono del settore chimico di base in Italia (in pratica, la chimica del petrolio) dato che ormai «queste produzioni sono quasi esclusivamente di Eni, e che il comparto delle seconde lavorazioni plastiche nel Paese ha già perso la grande chimica del cloro e del pvc senza ottenere in cambio alternative credibili». I Segretari nazionali e locali dei chimici dicono, dunque, no all’abbandono del Cracking («prima si costruiscano le nuove fabbriche, e solo dopo casomai le chiusure») e hanno anche scritto una lettera ai ministri Giancarlo Giorgetti dello Sviluppo economico e Roberto Cingolani della Transizione ecologica per chiedere che convochino un incontro a tre (Ministeri, Eni e sindacati).
I vertici di Eni e Versalis hanno negato di voler abbandonare la chimica di base, anzi i sindacati riportano che l’obiettivo illustrato dal Gruppo è duplice: da una parte «rendere la chimica di base sempre più specialistica, aumentare la catena del valore per garantire una marginalità più elevata e subire una minore volatilità dei mercati»; dall’altro, «nell’ambito del processo di decarbonizzazione, proseguire negli investimenti sia tecnologici sia di prodotti per la crescita della chimica da fonti rinnovabili e per il riciclo della plastica e della gomma».
NUOVE PRODUZIONI
A Porto Marghera gli investimenti sulla chimica verde annunciati da Eni ai segretari di Cgil, Cisl e Uil veneziani e al sindaco Luigi Brugnaro riguardano tre impianti per la produzione di idrogeno nella Bioraffineria, di biocarburanti utilizzando rifiuti organici urbani, e di alcol isopropilico (acetone) per usi farmaceutici, sanitari e cosmetici; allo studio, inoltre, la costruzione del primo polo Versalis per il riciclo meccanico delle plastiche in collaborazione con Veritas. «Transizione energetica e decarbonizzazione sono una politica industriale corretta, ma lo era anche nel 2014 quando al ministero dello Sviluppo economico fu concordato di chiudere il Cracking (poi rinviato fino ad oggi) e di realizzare una piattaforma di chimica verde a Porto Marghera - aggiunge Callegaro - Dal 2015 al 2021 c’era il tempo per realizzarla ma non è stato fatto, come del resto non sono stati investiti i 168 milioni di euro previsti nel piano industriale di Versalis del 2019, per la manutenzione straordinaria degli impianti».

Ultimo aggiornamento: 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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