Quattro ospedali pronti per le nuove emergenze: più posti per i positivi

Giovedì 9 Dicembre 2021 di Nicola Munaro
L'ospedale dell'Angelo di Mestre

VENEZIA - Crescono i contagi (ieri 468 nel Veneziano con 7611 attualmente positivi) e aumentano i ricoveri: sono 126 i pazienti su un letto d’ospedale a causa del Covid, di cui 19 in Terapia intensiva. E sono dati che, visto il trend delle ultime settimane, hanno una buona probabilità di crescita con la possibilità che le strutture sanitarie tornino ad accogliere sempre più persone colpite dal coronavirus.
 

LA RISTRUTTURAZIONE
Per questo nei giorni scorsi l’Ulss 3 Serenissima è passata al contrattacco iniziando a ripensare gli spazi interni ai suoi ospedali che, se da un lato, restano in funzione per ogni tipo di servizio (a differenza di quanto accaduto nello stesso periodo dell’anno scorso), dall’altro stanno ampliando le disponibilità dedicate ai pazienti colpiti dal nemico invisibile e dalle sue varianti. Così anche negli Ospedali dell’Ulss 3 Serenissima, a fronte dell’aumento dei contagi sul territorio, si è valutata la necessità di potenziare le aree in grado di gestire i pazienti positivi al Covid. 

LE STRUTTURE
Gli ospedali coinvolti sono quello di Chioggia, che agirà in collegamento con quelli del Miranese, quello di Venezia e quello di Mestre. 
Un’area di 12 posti letto Covid è stata attivata ex novo all’ospedale di Chioggia, che in questo modo gestisce i propri pazienti Covid e supporta l’attività degli Ospedali di Mirano e Dolo. Una novità assoluta dal momento che la struttura clodiense era stata pensata come ospedale Covid-free durante le precedenti ondate di pandemia.
A Dolo - individuato dalla Regione nel marzo 2020 come Covid Hospital del territorio di competenza dell’Ulss 3 Serenissima - sono stati confermati i 24 posti letto già a disposizione per la degenza dei pazienti Covid.
Sono stati potenziati anche i posti letto dedicati al Covid all’Ospedale di Venezia: al Santi Giovanni e Paolo i posti letto Covid sono passati nei giorni scorsi da 12 a 19.
All’Ospedale di Mestre la disponibilità di posti letto Covid è già stata raddoppiata e siamo passati da 14 a 28 posti letto. Là dov’è stato possibile, all’interno di questo potenziamento sono stati riattivati posti letto di “sub-intensiva” che erano stati “chiusi” alla fine della precedente ondata.
Sempre all’Angelo di Mestre è stata creata, con un importante intervento strutturale, una nuova area Covid separata e indipendente all’interno del Pronto soccorso della struttura hub per il Venenziano.
 

IL FUTURO
Il rimettere mano agli ospedali e ai suoi posti letto non è però concluso anche per via dell’annuncio fatto dal presidente della Regione, Luca Zaia, che si è detto pronto a riaprire le strutture Covid: al momento, però, il provvedimento non riguarda il Veneziano. Comunque sia, altri interventi sono in corso o sono preventivati: le azioni future probabilmente porteranno a conseguente riduzione dell’attività ordinaria che fino ad oggi è proseguita regolarmente, seppur con qualche piccola riduzione del Week surgery negli ospedali di Chioggia e Marghera.
Tutte azioni che evidenziano, se ce ne fosse ancora bisogno, la pressione a cui il sistema sanitario è sottoposto non solo quanto a carico di lavoro, ma anche rispetto alla necessità di continue modifiche delle risposte da offrire alla popolazione.

Ogni settimana, per non dire ogni giorno, il mutare del quadro epidemiologico porta i servizi a modificarsi a loro volta per rispondere immediatamente alle nuove esigenze.

Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 19:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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