Covid, record di nuovi casi in ventiquattro ore: dodici morti

Domenica 15 Novembre 2020 di Nicola Munaro Teresa Infanti
il reparto di Terapia intensiva all'ospedale di Dolo

È il giorno peggiore di sempre e i numeri riportati sul bollettino regionale di Azienda Zero non lasciano spazio ad altri tipi di lettura.

Nella narrazione del contagio da coronavirus nel Veneziano, sabato 14 novembre occuperà un capitolo particolare. In una volta sono stati messi in fila il maggior delta giornaliero di positivi (+668), i casi totali hanno varcato soglia 14mila (14.331), gli attualmente positivi sono saliti oltre quota 8mila (8.472), i nuovi ricoveri hanno fatto segnare la seconda variazione di sempre (+24) toccando il record di malati Covid in ospedale (370) e i decessi hanno stabilito un altro primato: 12 croci (448 in totale) in ventiquattr’ore, quelle comprese tra le 17 di venerdì e la stessa ora di ieri. L’arco di tempo più buio dal 22 febbraio in poi. È vero, i numeri sono stati spinti così in alto dal numero sempre crescente di tamponi effettuati, ma se a crescere sono sia i ricoverati in assoluto sia i pazienti nelle terapie intensive (+5, 39 in tutto 31 nell’Ulss 3 e 8 nell’Ulss 4) allora è chiaro quale sia la cifra della seconda ondata, ora che il picco è alle porte e si teme sia lungo nel tempo.  La giornata di ieri segna però un passo indietro rispetto alle variazioni di giovedì e venerdì, quando la curva continuava a salire ma lo faceva più lentamente. Così come il dato dei decessi - in pratica uno ogni due ore - è il risultato di un novembre nero nel quale si sono raccolti 5.649 casi tra il pomeriggio dell’1 novembre e ieri sera. Tra i fronti che più preoccupano ci sono le case di riposo. A Villa Fiorita di Spinea i contagiati sono saliti a 80 (62 ospiti e 18 operatori) con 17 pazienti deceduti mentre sono 39 i negativizzati. Allo Stella Maris del Lido ci sono 54 ospiti e una ventina di operatori positivi e alla Relaxxi di Noale 34 ospiti e 10 operatori contagiati. Anche le scuole sono in difficoltà. Da domani la scuola media Pisani del Lido attiverà la didattica a distanza visti i diversi casi di Covid che si sono registrati nelle ultime settimane. A darne notizia è stata la presidente del consiglio d’istituto, Amanda Nalesso, dopo che la direzione didattica dell’istituto Franca Ongaro ha attivato tutte le procedure del caso. Nei giorni scorsi un’intera classe si è dovuta sottoporre al tampone per un caso di positività accertato. E problemi, a causa del Covid, sono state segnalate anche dai genitori della scuola materna alla Gabelli. Come previsto, dopo un caso di positività accertato, tutta la classe coinvolta è stata messa in quarantena e i piccoli alunni potranno rientrare in aula, solo quando tutti risulteranno negativi al tampone. Chiusa per Covid -19 la scuola dell’infanzia di Cinto Caomaggiore. A comunicarlo è stato, con un post sulla pagina Facebook del comune, il sindaco Gianluca Falcomer. «Questa è la notizia che più temevo di condividere: oggi - ha scritto - chiudiamo l’infanzia di Cinto per Covid-19. Tutte le persone interessate sono state contattate direttamente dalla scuola o dal Comune». Il plesso, che conta quatto sezioni, rimarrà chiuso fino al 20 novembre compreso. A Cinto Caomaggiore gli attualmente positivi sono 19. Il sindaco del comune di confine ha ricordato anche che i cittadini che devono andare in Friuli Venezia Giulia, diventata zona arancione, per lavoro, motivi di salute o per necessità, dovranno munirsi di autocertificazione. «Con il Friuli Venezia Giulia ci viviamo e lavoriamo. Invito tutti ad essere attenti e prudenti» ha concluso Falcomer. Anche a Concordia Sagittaria, dove si contano attualmente 44 positivi, sono in quarantena alcune classi: due alla primaria Carducci e una alla primaria Ottaviano Augusto. «Anche a Concordia - ha affermato il sindaco Claudio Odorico, anche lui ancora positivo e in quarantena - i casi sono in significativo aumento in tutte le zone del territorio. Sono abbastanza preoccupato anche perché l’età media dei contagiati si è molto abbassata. Dobbiamo metterci tutti la mano sulla coscienza e rispettare senza indugi le regole». 

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