Il Covid stronca Paolo Cavalletto, titolare dell'Omeca: neanche il tornado del 2015 l'aveva piegato

Mercoledì 21 Aprile 2021 di Luisa Giantin
Paolo Cavalletto
1

MIRA - Lutto nel mondo imprenditoriale, è mancato ieri Paolo Cavalletto, 68 anni, titolare dell’Omeca di Mira, azienda leader nel settore della carpenteria metallica e la trafilatura per trasformatori ma soprattutto attento imprenditore da sempre impegnato nel campo associativo ricoprendo anche diversi incarichi in Confindustria Venezia.

Paolo Cavalletto aveva affrontato con tenacia molte battaglie nella sua vita, come imprenditore e come uomo compreso il tornando del 2015 che aveva gravemente danneggiato l’azienda ma il covid ha avuto la meglio su di lui.

Un percorso di sofferenza causata dalla pandemia che a Mira purtroppo continua a mietere vittime, 112, secondo i dati diffusi dall’Ulss 3 Serenissima qualche giorno fa, all’interno di questo triste numero sono comprese un medico Samar Sinjiab e intere famiglie distrutte dal virus come quella del falconiere Ivan Busso e dei suoi genitori.

Paolo Cavalletto dopo il contagio, alcune settimane fa, era stato ricoverato all’ospedale di Dolo e a darne notizia della scomparsa è stato il figlio Andrea che ieri pomeriggio postando una foto insieme al padre ha scritto “Per sempre insieme! Sei e rimarrai sempre il mio eroe”. Mentre nelle ore successive arrivavano centinaia di messaggio di cordoglio la famiglia di Paolo Cavalletto, i figli Silvia e Andrea e la moglie Roberta, che l’imprenditore voleva sempre al suo fianco sottolineando più volte come arrivasse da loro la sua forza, si è chiusa in uno stretto riserbo. Qualche anno fa Cavalletto aveva celebrato i 50 anni di attività dell’Omeca con una grande festa all’interno dello stabilimento, chiamando a sè amici, imprenditori, politici, ma volendo al suo fianco la famiglia e i suoi dipendenti. “Non uso mai la parola dipendenti – amava ricordare – sono i miei collaboratori. Sono una parte di questa azienda che a me piace considerare come una vera grande famiglia”. Dopo il tornando che aveva distrutto gran parte del capannone danneggiando molti macchinari, la sera stessa con i suoi collaboratori era al lavoro per ripulire tutto dal fango, e poter ripartire con l’attività nell’arco di pochi giorni.

“Non posso lasciare 28 operai a casa – ricordava Cavalletto - sono responsabile per loro e le loro famiglie: lavoreremo anche sabato e domenica per rimettere a posto pareti, tetto, macchinari. Fu così, grazie alla sua tenacia e fermezza, che riuscì a superare anche quel brutto momento. “Da sempre attivo nell’Associazione è stato componente del Consiglio Generale e delegato alla legalità. In quest’ambito ha promosso importanti iniziative, a partire dai convegni con illustri magistrati e rappresentanti delle Forze dell’Ordine, fino all’adesione della territoriale veneziana al Protocollo di legalità sottoscritto tra il Ministero dell'Interno e Confindustria” ha ricordato Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria, esprimendole condoglianze della comunità imprenditoriale alla famiglia Cavalletto.

L’imprenditore di Mira aveva presieduto per diversi anni il Consorzio Invexport, supportando le piccole e medie aziende nell’ingresso ai mercati esteri ricoprendo anche la carica di vicepresidente di Federexport Veneto, la federazione regionale dei Consorzi per l’internazionalizzazione. “Una notizia che lascia senza parole – ha commentato il sindaco di Mira, Marco Dori. – Paolo Cavalletto è stato un innovatore innamorato della sua azienda e una voce autorevole del mondo produttivo. Per la nostra comunità è una grande perdita, sia come persona che come imprenditore. Lo ricordiamo tutti con affetto e gratitudine per aver dato molto alla nostra città e a tante famiglie di lavoratori”. Anche l’assessore alle attività produttiva di Mira Vanna Baldan ha voluto ricordare Cavalletto. “Con lui – ha ricordato Baldan - c'erano un rapporto, un dialogo aperti e collaborazione fattiva da anni su tematiche imprenditoriali per aiutare e far crescere le nostre aziende di Mira”. Cavalletto oltre alla moglie Roberta e ai figli Silvia ed Andrea lascia la nuora Laura, le adorate nipotine Sofia e Adele. I funerali si svolgeranno venerdì 23 aprile alle 15.30 nella chiesa S. Nicolò di Mira dove la salma arriverà dall’ospedale di Dolo. 

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci