VENEZIA - Nel suo anno e mezzo a Venezia, dal bancone della sua Latteria Popolare in Sotoportego dei Do Mori, a Rialto, Paolo Longhin, originario di Mirano, le difficoltà di questi 18 mesi terribili per la città storica le aveva vissute tutte in prima linea. Dalla seconda acqua alta di sempre alla pandemia del secolo, che a lui ha chiesto il prezzo più alto.
Il suo negozio - aperto a luglio 2019 con tanto di richiamo Facebook e social del sindaco Luigi Brugnaro - era stato invaso dai 187 centimetri dell’Aqua Granda del 12 novembre 2019, prima mazzata di un periodo che ha messo in ginocchio la città storica.
«Porto le mie più sentite condoglianze e di tutta l’amministrazione alla compagna, ai figli, alla famiglia tutta e i tanti amici ed amiche del rugby. Troppe persone ci sta portando via questo terribile virus, davvero troppe. Sono profondamente colpita», le parola della sindaca di Mirano, Maria Rosa Pavanello. A Mirano la notizia della scomparsa di Paolo Longhin si è diffusa in fretta ieri, toccando in particolare la grande famiglia del Rugby Mirano. Longhin era stato un pilastro degli “Old” dell’Armata Brancaleon e ieri il sodalizio sportivo ha voluto ricordarlo sui social, come hanno fatto tanti suoi sostenitori e giocatori.
«Non c’è stata una sola volta in cui non dispensavi a tutti un saluto o un sorriso gratificante - recita uno dei ricordi più toccanti - neppure nei momenti più bui o duri della tua vita ti sei tirato indietro e hai sorriso e salutato aprendoti a noi sapendo di trovare e dare sostegno. A Praga l’ultima partita del torneo giocavi ala: alla fine del primo tempo hai avuto un contrasto, neanche troppo duro, con la tua ala avversaria che è rimasta 10 secondi a terra. Era una ragazza: si leggeva la tua ansia negli occhi e non ti sei mosso dal punto di incontro finché non sei stato sicuro della sua incolumità. Un gentiluomo: e sono sicuro che lo avresti fatto anche con un ragazzone di due metri per cento chili. Ciao ragazzo gentile». L’addio dei compagni di squadra e di tanti amici, clienti e conoscenti, verrà celebrato venerdì alle 10.15 nella chiesa di San Leopoldo Mandic a Mirano.