Muoiono in poche ore madre e figlio della storica trattoria alla Vida. Scompare il titolare del camping Serenissima

Giovedì 31 Dicembre 2020 di Vittorino Compagno e Fabrizio Cibin
Vanni Cappelletto e Adriano Alberti

VENEZIA Quindici decessi in ventiquattr'ore (1.084 in tutto), ed è il dato più basso degli ultimi tre giorni di narrazione del coronavirus nel Veneziano.

Poi altri 662 contagi (quasi 250 in più rispetto a martedì) per un totale che sale fino a quota 38.455 contagiati dal 22 febbraio, 12.389 dei quali attualmente positivi. E poi la contrazione dei ricoveri che scendono a 562 (-20) di cui 62 in Terapia intensiva (+4), ma è una riduzione sulla quale pesa in maniera importante il numero dei decessi. È questo, in sintesi, ciò che diceva ieri il bollettino quotidiano sull'andamento del virus, mentre alla casa di riposo Casson di Chioggia esplode un piccolo focolaio: 11 positivi tra ospiti (6) e operatori (5), tutti da verificare con il tampone molecolare.

L'IMPRENDITORE Il Covid si è preso anche Adriano Alberti, 76 anni, di Mira e, per oltre cinquant'anni, gestore del Camping Serenissima di via Padana tra Mira e Malcontenta. Da giovane aveva lavorato anche all'estero, anche come cameriere nelle ambasciate, imparando correttamente, da autodidatta, il tedesco, il francese e l'inglese. In seguito aveva avviato la sua attività prendendo in gestione il Camping Serenissima, trasferendo la sua esperienza e la sua passione alle due figlie. «Era un lavoratore instancabile e corretto - racconta le figlia Maria Chiara con la sorella Mirca - ma soprattutto è sempre stato un porto sicuro per noi famigliari, ma anche per collaboratori e amici. Aveva la capacità di semplificare i problemi e di consigliare». Adriano è morto all'ospedale di Dolo dove era ricoverato per le complicazioni di salute legate al Covid.

MADRE E FIGLIO E ancora Mira piange una madre di 89 anni, Lorenzina Maso, e il figlio di 61 anni, Vanni Cappelletto, deceduti nello stesso giorno, a poche ore di distanza, entrambi all'ospedale di Dolo. Vanni è morto alle 19 di lunedì, quattro ore e mezza dopo lo ha seguito la madre. Per loro ci sarà un'unica cerimonia funebre, alle ore 10.30 di sabato 2 gennaio nella chiesa di San Nicolò di Mira. Lorenzina Maso sarà sepolta ad Arino, dove già riposa il marito Giovanni, mentre il corpo di Vanni sarà cremato. La famiglia Cappelletto è molto conosciuta in tutta la Riviera del Brenta. Il capostipite Giovanni ha gestito per molti anni la trattoria Alla Vida, inserita nell'elenco dei locali storici del Veneto. Cuoco della trattoria era il figlio Vanni. Una volta lasciato il locale, Vanni ha gestito l'enoteca Ai Gemelli (in onore dei suoi due figli gemelli) di Mirano. Dall'autunno 2019 gestiva un'enoteca a Fiesso, chiamata Ai Gemelli. Ad inizio dicembre tutta la sua famiglia era stata colpita dal Covid. Mentre la moglie Chiara e i figli Samuele e Damiano non hanno avuto grossi problemi collaterali, per Vanni si è reso necessario il ricovero.

IL CAVALIERE DEL LAVORO «Era una persona unica». Così Claudia Zottino ricorda il papà Giannino, morto a 85 anni al Covid-Hospital di Jesolo, dov'era stato ricoverato per avere contratto il virus. Per diversi anni Giannino ha gestito un negozio di macchine per ufficio, dai registratori di cassa alle macchine per scrivere; è stato uno dei primi a vendere le Olivetti, nel negozio di viale della Libertà. Parallelamente aveva avviato l'attività di assicuratore; fino a quando ha potuto, ha gestito entrambe, per poi tenere solo la seconda. Lavoratore instancabile, è stato anche proclamato Cavaliere della Repubblica. Lascia, oltre a Claudia e l'amato nipotino Arthur, la moglie Mimii Matt. 

Ultimo aggiornamento: 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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