Otto maestre positive, chiusa una scuola d’infanzia a Campalto

Giovedì 22 Ottobre 2020 di Raffaella Ianuale
La scuola materna Arcobaleno di Campalto

MESTRE  - Otto maestre, tutte positive. Il caso è esploso alla scuola dell’infanzia Arcobaleno di Campalto, ma è solo l’ultimo e forse più eclatante episodio che conferma come il coronavirus si stia diffondendo proprio tra i più piccoli.

Una situazioni prevedibile laddove l’utilizzo delle mascherine e il distanziamento sociale sono di fatto impossibili, ma che ugualmente si è scongiurato fino all’ultimo nella speranza che non si verificasse.


LA CHIUSURA

 Nell’asilo, che fa parte dell’istituto comprensivo Gramsci di via Passo Campalto, da ieri mattina sono state sospese le attività e il plesso è rimasto di fatto chiuso. Tutto è iniziato con qualche caso di malessere tra le educatrici, che hanno età tra i 35 e i 55 anni, e anche tra i bambini della fascia 3-6 anni. Ma se tra i piccoli si pensava al solito malanno di stagione, ben presto diversa si è prospettata la posizione delle maestre. Il referente Covid del plesso ha quindi segnalato la situazione al dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria Serenissima che dopo aver accertato che tutte otto le educatrici sono risultate positive al coronavirus ha disposto lo stop delle lezioni. Ora è partito lo screening diffuso ai bimbi che frequentano l’Arcobaleno e anche alle loro famiglie. I dati sui piccoli alunni non sono ancora stati diffusi, ma dai primi riscontri già si sa che ci sono casi di positività. Di fatto si è formato un focolaio che potrebbe aver oltrepassato i confini della scuola coinvolgendo intere famiglie.
L’ESPLOSIONE 

La chiusura della scuola dell’infanzia nella terraferma avviene proprio nel giorno in cui si è risolto il caso di un asilo nel centro storico veneziano. Proprio ieri sono infatti rientrati in classe i bambini della scuola dell’infanzia Munari di Venezia che era ormai chiusa da lunedì scorso. Anche qui alcuni malesseri e quindi i tamponi che hanno accertato la presenza del virus hanno imposto l’interruzione delle attività per i dieci giorni di quarantena. Una situazione diffusa che in via prudenziale ha richiesto la sospensione delle attività nel plesso dell’infanzia veneziano, che fa parte dell’istituto comprensivo Dante Alighieri, fino a ieri mattina quando i piccoli e le loro maestre sono potuti tornare in classe per riprendere la regolare attività.
LA DIFFUSIONE Ma i casi si stanno ormai moltiplicando di giorno in giorno e diffondendo a macchia di leopardo in diverse scuole dell’infanzia sia della terraferma che del centro storico. Ancora il risultato positivo di un tampone effettuato ad una insegnante ha imposto la quarantena ad un’intera classe della scuola dell’infanzia Diego Valeri di Venezia. Anche qui si è attivato il referente Covid del plesso che ha fatto da “ponte” con l’Ulss 3 Serenissima che ha messo in isolamento fiduciario fino al 27 ottobre tutti i piccoli e pure le loro educatrici.
Tornando alla terraferma rischio quarantena anche all’asilo nido Pollicino di Carpenedo. Ancora una volta una educatrice è risultata infettata sulla base del tampone rapido e per questo si è ora sottoposta a quello molecolare. In attesa dei risultati di quest’ultimo, precauzionalmente, tutta la sezione di sedici bambini è stata messa in isolamento fiduciario.
«Stiamo seguendo da vicino la vicenda – spiega l’assessore alle Politiche Educative Laura Besio – in diretto contatto con la Direzione sanitaria dell’Ulss 3 Serenissima e le famiglie che sono state prontamente avvisate».

Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 13:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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