Covid Hotel, a Mestre cinquanta isolati allo "Stay City" di via Ca' Marcello

Martedì 17 Novembre 2020 di Nicola Munaro
Lo Stay City a disposizione dell'Ulss
1

VENEZIA - Il più piccolo è una suite da hotel: camera da letto, disimpegno e cucinino. Il più grande è un vero e proprio appartamento capace di ospitare anche una famiglia intera. In tutto, al momento, sono cinquanta unità abitative che però possono essere aumentate in caso di ulteriore emergenza. Eccolo, in definitiva, il Covid Hotel per le quarantene individuato dall’Ulss 3 Serenissima tra le stanze e i piani dello Stay City Aparthotels Venice di via Ca’ Marcello, a Mestre. 


IL BANDO
«L’Ulss 3 ha individuato la struttura - sottolinea il direttore generale Giuseppe Dal Ben - a seguito di un bando pubblico. Valutandone gli esiti abbiamo inteso mettere a disposizione delle persone in quarantena quel grado di comfort che possa alleviare l’attesa per la negativizzazione. Ma ancora di più abbiamo ritenuto di tener conto di altri fattori: l’accessibilità alle stanze attraverso un percorso isolato e garantito, l’ospitalità strutturata per garantire i più alti standard dal punto di vista igienico e sanitario, la modularità della proposta che mette a disposizione del progetto un numero variabile di camere a seconda delle esigenze e, in definitiva, il numero di persone positive da accogliere». Tutte richieste alle quali ha risposto la proposta dello Stay City di via Ca’ Marcello: camere ampie con una dotazione di servizi igienici di alto livello e nelle quali c’è un completo angolo cottura, una vera e propria piccola cucina. Altre camere, ancora più ampie, potranno accogliere più persone, ad esempio coniugi che debbano scontare insieme il periodo dell’isolamento, magari assieme a uno o più figli, o altri familiari.
VALE ANCHE PER L’ULSS 4
Le cinquanta unità abitative, più che camere d’albergo dei veri miniappartamenti che garantiranno un buon livello di vivibilità a chi li userà per la quarantena anche dopo la dimissione dall’ospedale, saranno a disposizione già da oggi. 
Ad occuparli saranno tutte quelle persone che non possono garantire di trascorrere il periodo di isolamento a casa in tutta sicurezza: i posti verranno assegnati dall’azienda sanitaria mentre il costo del soggiorno - calmierato - sarà a carico di chi alloggia. Lo Stay City servirà da Covid Hotel per tutta la provincia e, attraverso i servizi Suem organizzati dalla Centrale operativa di Mestre, anche degli utenti che necessitano di un luogo per la quarantena provenienti dal territorio e dagli ospedali del Veneto Orientale.
NUOVI LETTI
Se l’hotel si mette a servizio di chi la fase acuta del contagio da coronavirus l’ha già messa alle spalle, la lotta al nemico invisibe continua anche e soprattutto all’interno delle strutture sanitarie.

Dipenderà molto dai dati dei prossimi giorni se ci sarà o meno la decisione, da parte della direzione generale dell’Ulss Serenissima, di implementare i posti disponibili nelle varie terapie intensive. Al momento ci sono 79 letti ma la potenza di fuoco dell’azienda di via don Tosatto può arrivare fino a 101, come successo durante la scorsa ondata di primavera. Dieci nuovi posti letto a «immediata attivazione» sono stati chiesti dall’Ulss 3 a Villa Salus di Mestre e cinque al Fatebenefratelli di Venezia. Il limite massimo per organizzare i letti è stato fissato dal documento dell’Ulss a lunedì 30 novembre. «Bisogna vedere - sottolinea Daniele Giordano, segretario di Fp Cgil Venezia - come il personale e le strutture accreditate possano sostenere il nuovo carico di lavoro». Per l’Ulss è una richiesta utile a sgravare le strutture ospedaliere.

Ultimo aggiornamento: 15:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci