MESTRE - «Stavolta torno casa dopodoman»: la battuta di un ragazzo con gli amici, in fila per l’ingresso, è l’istantanea più nitida del momento. Magliettina attillata e niente giacca, nonostante le temperature non più estive: meglio evitare il guardaroba e andare dritti in pista. Un po’ come dire: di tempo ne abbiam perso anche troppo, adesso lasciateci ballare. La riapertura dell’Area City, storica discoteca di Mestre, a quasi due anni dalla chiusura forzata dall’emergenza sanitaria, è qualcosa di più di una serata di inizio stagione. È un crocevia fondamentale di questo tormentato periodo pandemico: un salto nel futuro tornando alle abitudini del passato, un piccolo passo per riconquistare la tanto agognata libertà (di uscire, quantomeno).
NUOVO INIZIO
Tutti in pista, tutti insieme, tutti appiccicati: il distanziamento e le mascherine? Sembrano ormai un retaggio del passato, tanto che viene da chiedersi che senso abbia, a questo punto, limitare la capienza. «La normativa dice che le mascherine non è obbligatorio indossarle al bar, quando si beve, o mentre si è in pista. In pratica si dovrebbe tenerla solo per andare dalla pista al guardaroba - spiega Giolo - così non è nemmeno semplice controllare». I ragazzi, però, sembrano essere più disciplinati rispetto all’estate 2020, quella del prematuro “liberi tutti” che, secondo alcuni, aveva contribuito a scatenare la seconda ondata di contagi. Certo, l’adrenalina per il nuovo inizio c’è. Le ragazze tornano a vestirsi da sabato sera, tubini e top scollati al posto delle tutone larghe da lockdown. I ragazzi non smettono di fare cori in gruppo, come in un’onda lunga delle notti magiche dell’Europeo di luglio.
«RIMASTI A GALLA»
Un clima di festa che, però, non deve far dimenticare i momenti più difficili di questi mesi. «Siamo riusciti a malapena a rimanere a galla - prosegue Giolo - ma l’importante è che adesso si sia riusciti a tornare a lavorare». Alla metà della capienza, appunto. Il che significa non poter sfruttare appieno una struttura che ha dei costi importanti, in termini di consumi e personale. «Adesso apriamo il venerdì, il sabato e la domenica pomeriggio - conclude Giolo - poi avremo le serate a tema e ad Halloween il concerto di Gue Pequeno. La speranza, ovviamente, è che già il prossimo mese si possa arrivare al pieno della capienza».
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