Corto Maltese, ballata di gusto in mare aperto: viaggio con ricette tra i sapori esotici

Sabato 4 Giugno 2022 di Francesco Musolino
Corto Maltese, ballata di gusto in mare aperto: viaggio con ricette tra i sapori esotici

Quando si parla d'avventura in mare aperto, di donne misteriose e rotte sui mari del sud, non c'è nessuno come Corto Maltese. Il suo creatore, Hugo Pratt, era un sognatore, un uomo di mondo, amante della bellezza e della buona tavola. Da qui, dalla celebrazione della vita a tutto tondo, nasce un libro con dentro tutti i sapori del mondo ovvero Cucinare con Corto Maltese. Ricette dal mondo per navigatori e sognatori, da oggi in libreria, edito da Cong (pp. 176 29,50 euro), la società svizzera che gestisce l'opera artistica di Hugo Pratt.

Il progetto di un libro di ricette pensate e ideate per essere cucinate a bordo di un veliero nasceva da Pratt e Michel Pierre, uno dei suoi più importanti biografi, già co-autore di Donne d'avventura.


LE ILLUSTRAZIONI
Questo volume dal taglio decisamente pop sin dalla copertina è in perfetta scia con le prime due pubblicazioni di Cong - Corto Maltese, Oceano Nero di Bastien Vives e Martin Quenehen e Hugo Pratt, da Genova ai mari del Sud, il catalogo della mostra tenutasi a Palazzo Ducale di Genova con la ferma intenzione di un rilancio, dando un taglio più moderno al marinaio giramondo. Illustrazioni celebri ed ingredienti succulenti guidano la narrazione ma Cucinare con Corto Maltese non è un semplice ricettario, piuttosto ha le sembianze di un vero e proprio viaggio nell'anima intima del marinaio gentiluomo più famoso della narrativa mondiale. La prefazione è firmata dallo chef stellato Massimo Bottura che propone un parallelo fra Mr. Tambourine Man di Bob Dylan e le tavole di questo «marinaio cittadino del mondo», legando lo sfoglio delle storie a ricordi felici d'infanzia mentre la nonna tirava la pasta, rivelando: «Le storie di Corto Maltese hanno accompagnato e segnato un pezzo della mia giovinezza quando ancora non sapevo che il cibo sarebbe stato il primo veliero a condurmi nell'universo della passione e della creatività».


L'OMAGGIO
Un libro omaggio e i piatti narrati da Pierre saltano fuori dalle avventure di Corto in giro per il mondo, conditi da aneddoti speziati, perfettamente geolocalizzati, lasciando il lettore libero di sognare, completando la lettura degli albi di Pratt, guidandoci dentro la cambusa, a caccia di ingredienti poveri, stravaganti ma gustosi: ecco l'Imam Bayildi, «la delizia dell'Imam, con frattaglie e cozze farcite», la Tartare Mien cinese, passando per la coda di Toro alla Cordovese e i pomodori farciti allo tzatziki, la famosa salsa greca, da consumare «rileggendo il Timeo di Platone» sotto la scogliera di Santorini.
Tantissimi piatti mediterranei dai sapori semplici, un trionfo di alici e pomodori, sino ai sapori più estremi in giro per il mondo: il Sukiyaki giapponese con manzo, tofu e funghi shiitake la vipera mangiata in Camerun, «con quel gusto da pesce d'acqua dolce, da cucinare con una generosa quantità di cipolle rosolate in olio d'arachidi» e le Foglie di banano farcite di maiale che Hugo Pratt mangiava alle Isole Sottovento, al largo del villaggio di Uturoa, «un ormeggio che mi aveva consigliato Jack London». E per ogni piatto, complesso o semplice al palato, viene proposto un abbinamento dal sommelier Antonio Mazzitelli, componendo un unicum che nasce dalle tavole di Pratt, passando dal Nebbiolo delle Langhe sino alla Tintilia molisana, ideale per accompagnare la salsa palabre all'olio di palma della Sierra Leone. E ogni cosa fluisce, con la consapevolezza che «se tutto incomincia dai porti e dagli scali vuol dire che vi si mangia e beve bene», come scrive Pierre. La seconda parte del volume dopo un generoso excursus dedicato ai cocktail e ai sigari «Corto li amava lunghi e sottili», come sanno bene i suoi lettori - ecco otto ricette firmate dai talenti sbocciati nella cantera di Bottura, «il mio orgoglio sparso ai quattro angoli del pianeta», scrive lo chef emiliano e da anni celebre in tutto il mondo. Fra questi la Uni Carbonara del bergamasco Mattia Agazzi con calamari affumicati e semi di finocchio e Bernardo Paladini, romano classe '89, che ispirandosi al personaggio creato da Pratt nel 1967 e alla sua celebre nemesi Rasputin, il corsaro dalla macabra risata propone Risotto padella, una rivisitazione della tradizione popolare con la tecnica italiana.


LA CHICCA
Infine, Cucinare con Corto Maltese chiude con una vera chicca, le otto ricette dei più famosi velisti italiani. Dalle Pizzetta di pane di Tommaso Chieffi il responsabile dell'equipaggio nel '92 con Paul Cayard, quando il Moro di Venezia vinse la Louis Vuitton Cup pensate come «un modo semplice per riciclare il pane avanzato» che a mare non si butta mai alla Calamarata con burrata e zafferano del romano Dudi Coletti, e ancora l'Aguglia imperiale al forno del suo concittadino, Matteo Miceli, sino al Riso per ogni latitudine, la ricetta semplice e gustosa proposta dal campione milanese Giovanni Soldini, «ideale per le mie lunghe navigazioni in solitaria». Di cosa si tratta? Nient'altro che mezzo chilo di riso integrale, con tonno sgocciolato, una manciata di capperi, succo di limone, prezzemolo e un filo d'olio evo. Ma una forchettata in mezzo all'Atlantico, benedetti dalla luna piena e con una bava di vento, leggendo Una ballata del mare salato di Hugo Pratt, lo farà sembrare il nettare degli dèi. Provare per credere.
 

Ultimo aggiornamento: 14:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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