Parto improvviso, il corteo storico si blocca per far passare la neo mamma

Domenica 9 Agosto 2020 di Emanuela Furlan
Parto improvviso, il corteo storico si blocca per far passare la neo mamma
MUSILE - Il corteo storico del Patto d’Amistà cede il passo e la scena al transito di una partoriente diretta all’ospedale di San Donà. Sul ponte della Vittoria, chiuso al traffico per il tradizionale incontro a metà strada tra le due delegazioni di Musile e San Donà, accompagnate da tamburini, sbandieratori e figuranti, venerdì sera, subito dopo il taglio del nastro che ha simbolicamente riaperto il confine tra le due città, proprio mentre il sindaco Silvia Susanna di Musile stava scambiando i saluti ed i doni di rito con il presidente del consiglio comunale di San Donà, Francesco Rizzante, intervenuto in sostituzione del sindaco Andrea Cereser, è accaduto un fatto eccezionale. Tutti i partecipanti si sono dovuti spostare rapidamente a lato della struttura, sul ponte reso pedonale in occasione dell’evento, facendo largo all’improvviso apparire di un’auto della polizia locale seguita da un camioncino. E tutti si sono chiesti quale fosse la ragione di questo inusuale intoppo della manifestazione. Si è così saputo che a bordo del furgone scortato dalla polizia locale c’era una donna in preda alle doglie, che aveva urgente bisogno di raggiungere l’ospedale di San Donà. E’ stata la prima volta, in 63 anni di celebrazioni del 7 agosto per il Patto d’Amistà, che la sfilata del corteo storico sul ponte è stata interrotta per consentire il transito di una vettura, ma un bimbo che sta per nascere non può certo attendere. Pochi minuti dopo il corteo si è ricomposto e al ritmo dei tamburini le delegazioni hanno raggiunto la scalinata del municipio di Musile per il rinnovo dell’antico patto di amicizia tra le due città sulle opposte rive del Piave. In una piazza XVIII Giugno spopolata, occupata da un ridotto numero di figuranti, con il pubblico lontano, oltre le transenne di via Roma per mantenere il distanziamento imposto dal Covid 19, si è svolto il cerimoniale con la consegna dei due capponi, donati da San Donà a Musile. «Mai come in questo momento abbiamo il compito di portare avanti le tradizioni», ha detto Rizzante scherzando sul timore di tenere in mano i capponi o doversi vestire in abiti d’epoca. Il sindaco di Musile ha menzionato l’iniziativa, per la prima volta quest’anno, dell’aperitivo offerto ai cittadini dall’amministrazione comunale. «Abbiamo voluto mantenere il Patto d’Amistà, nonostante le restrizioni sanitarie- ha sottolineato Susanna -per cercare di dare ai cittadini la voglia di continuare». Ricordando che il Basso Piave ha saputo superare guerre, carestie, alluvioni, il vicegovernatore Gianluca Forcolin ha sostenuto che saprà superare anche il Covid. “Avete confermato che questa serata andava fatta” ha ribadito. A chiudere la manifestazione, lo spettacolo pirotecnico in riva al Piave.
Ultimo aggiornamento: 09:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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