VENEZIA - L'apertura e l'impegno ad intervenire da parte del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque) c'è già stato ma loro, che la laguna la vivono ogni giorno a bordo delle decine di barche a vela, a motore, a remi che vengono calate in acqua dai circoli del Polo nautico di San Giuliano, non si accontentano delle promesse e delle parole. E ieri pomeriggio a bordo di circa una cinquantina di imbarcazioni di ogni genere, forma, caratteristica, colore sociale ed equipaggio hanno manifestato per farsi sentire, per dare un segnale forte che lotteranno fino a quando il problema non verrà risolto e la laguna nord e la laguna torneranno ad essere comunicanti tramite i passaggi, le arcate, oggi ostruite, sotto il ponte della Libertà. L'appuntamento per tutti è davanti all'isola di San Secondo, ci sono anche le moto d'acqua e una volante laminare della polizia, sfila pure il galeone delle Repubbliche Marinare in allenamento. Una dopo l'altra le imbarcazioni arrivano davanti a San Secondo e gettano l'ancora per formare un fronte unico.
Ultimo aggiornamento: 13:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".