Corsa agli hotel, ora si muovono gli storici imprenditori mestrini

Giovedì 4 Aprile 2019 di Fulvio Fenzo
Corsa agli hotel, ora si muovono gli storici imprenditori mestrini
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MESTRE - Gli occhi sono tutti puntati su via Ca’ Marcello dove, all’inizio dell’estate, apriranno anche gli altri alberghi della Mtk dopo l’ostello A&O (e successivo raddoppio inaugurato due mesi fa), oppure sul “fronte stazione” con quelle due torri alte 100 metri che saranno interamente alberghiere, tranne la base dedicata al commerciale. Ma in città, quelle che sono le strutture più o meno storiche di Mestre, non sono rimaste con le mani in mano ad assistere alla “calata” degli stranieri. Così, dopo il Plaza che ha dato vita all’Anda, altri 4 stelle stanno investendo per migliorare ed ampliare le proprie strutture.
 Tra gli “storici”, sarà il primo ad inaugurare l’ampliamento. «Manca solo l’agibilità» dicono Mattia e Marco Cecchinato Tura, direttori del Best Western Plus, l’hotel Bologna affacciato alla stazione ferroviaria dal 1911 che, già dall’avvio del cantiere, ha presentato questo investimento come un’opera “anti-degrado”. Diciotto camere si aggiungeranno dunque praticamente a giorni alle 108 già attive al Bologna, nella palazzina abbandonata verso l’incrocio tra via Piave e via Col di Lana, acquistata e riqualificata (con un “edificio-ponte” di collegamento con l’albergo, realizzato con le ultimissime misure antisismiche in quanto si tratta di edifici costruiti in epoche differenti), con al piano terra anche una palestra per i clienti del 4 stelle. «Abbiamo voluto dare un’ulteriore prova di attaccamento alla città di Mestre» aggiungono i Cecchinato Tura, famiglia arrivata ormai alla quinta generazione.
Ma si lavora anche al Sirio di via Circonvallazione. Il 4 stelle della catena Apogia cambierà letteralmente volto nel giro di un paio di mesi con una nuova facciata che lo “svecchierà” decisamente rispetto all’immagine che da sempre ha avuto. Ma non solo, perché anche il Sirio si allargherà a lato con la palazzina recentemente ristrutturata dove metterà a disposizione dei propri clienti sei appartamenti extralusso, oltre a creare spazi per i propri uffici. «Abbiamo preso questo immobile in affitto di lunga durata, ristrutturandolo con tutti i crismi e allestendo degli alloggi di quasi 80 metri quadri con doppi servizi, arredi e finiture di pregio» spiega Fabio Macrì, direttore generale “Area città” di Apogia. Ma la novità più evidente sarà presto tutto il fronte esterno. «Negli ultimi 4-5 anni sono già stati investiti circa 3 milioni di euro per la parte interna - riprende Macrì - ed era dunque il tempo di passare a quella esterna, oltre a realizzare una palestra e un roof garden sul tetto». La facciata su via Circonvallazione diventerà praticamente come un quadro, con delle “cornici” in acciaio brunito e fasce con le finestre delle camere che saranno dipinte con le riproduzioni delle ninfee di Monet. Verrà inoltre sistemato il marciapiede all’entrata di fronte alla rotatoria, grazie all’accordo con il Comune che ha dato in concessione lo spazio all’albergo (come avvenuto anni fa con il Bologna e il Plaza). «Verranno realizzate delle aiuole illuminate e regolata la sosta dei bus con delle colonnine automatiche - aggiungono al Sirio -. Purtroppo molti pensano che i bus turistici che si fermano sulla rotatoria siano nostri, invece sono quelli che portano gente al ristorante cinese. Con la futura sistemazione tutto questo non sarà più possibile».
L’hanno “ingabbiato” con le impalcature proprio la scorsa settimana: un intero condominio di tre piani ormai disabitato in via Miranese, proprio davanti all’hotel Ai Pini, che manterrà la destinazione residenziale i cui appartamenti - rimessi interamente a nuovo - verranno affittati ai clienti “a lunga permanenza” dell’albergo a 4 stelle che si trova nei pressi della tangenziale. Il progetto prevede di alzare di un piano l’edificio dove, fino ad un paio di mesi fa, si trovava l’ultimo videonoleggio attivo in città, realizzando complessivamente otto alloggi. «Per noi - spiega la famiglia Baldo che gestisce il Park hotel con 48 camere - si tratta di un investimento mirato anche a riqualificare una piccola parte del quartiere in cui operiamo. La nostra clientela punta alla qualità e, purtroppo, questa palazzina che risale ai primi anni ‘70 del secolo scorso non era proprio un bel vedere». Il vecchio edificio cambierà dunque volto, ma la famiglia ha in mente anche un progetto per l’area verde a fianco del proprio ingresso: un giardino che venne espropriato dal Comune sempre negli anni ‘70, ma che da decenni è praticamente abbandonato diventando una specie di “area cani allargata” per i padroni che portano a spasso i loro quattrozampe.
E intanto procedono i lavori del nuovo blocco dell’hotel Elite, all’inizio di via Forte Marghera. Finora l’albergo di sei piani della famiglia Toniolo conta su 85 unità ricettive distinte fra camere d’albergo e numerosi appartamenti arredati, ma con l’ampliamento sul fronte strada aggiungerà altre 27 camere, una sala wellness e, al piano terra, perfino una piscina per gli ospiti, probabilmente la prima per un quattro stelle in città. Il progetto curato dall’architetto (e consigliere comunale) Luca Battistella si ispira agli ideogrammi del maestro Riccardo Licata, pittore e mosaicista morto a Venezia cinque anni fa, con una splendida facciata “luminosa” verso il canal Salso. Segno che i nuovi alberghi possono anche essere un elemento distintivo per la città (quella che oggi, per moda, tanti definiscono rigenerazione urbana) e non solo imponenti “caserme” come quelle che sono sorte lungo via Ca’ Marcello.
Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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