Coronavirus, insulti e sputi a turisti cinesi da una baby gang in centro storico

Domenica 26 Gennaio 2020 di Tomaso Borzomì
Turisti cinesi a Venezia, la psicosi del virus scatena il "virus" del razzismo

VENEZIA - Ancora un episodio di razzismo nei confronti di cittadini cinesi. Dopo la storia di Valentina, la studentessa universitaria bullizzata e presa a sputi in treno, una nuova aggressione a Venezia ai danni di una coppia in vacanza. Protagonisti un branco di ragazzini e, in un altro momento, alcune ragazze.
Il racconto è del titolare di un'agenzia che si occupa di affittanze turistiche a Venezia: «Poco fa (ieri sera, ndr) un ospite mi ha scritto che si trovava all'altezza di casa Gardella, alle Zattere, con sua moglie per una passeggiata, quando è stato avvicinato da un gruppo di ragazzini che l'hanno insultato e preso a sputi». Nella comunicazione che il turista ha rilasciato al gestore degli appartamenti si legge: «Sono davvero infastidito da Venezia. Non per la casa e non per la città, che è bellissima. Ho incontrato due gruppi di stupidi teenagers, stavo passeggiando lungo la fondamenta e tre ragazzini si son messi a urlare Cinesi, sputiamogli addosso. Studio architettura, quindi capisco un po' di italiano».

A quel punto la coppia in vacanza in laguna ha proseguito il racconto spiegando la dinamica dell'accaduto: «Sono corsi verso di noi e ci hanno sputato, quindi sono scappati via correndo. Sono rimasto davvero scioccato, anche perché avranno avuto 6-7 anni, quindi non ho reagito, ci siamo detti che è stata una ragazzata e un gesto stupido, lasciando correre».
Il turista ha poi raccontato che in un supermercato era accaduto un episodio analogo: «Siamo andati alla Coop e tre ragazze ci stavano seguendo ridendoci dietro. Quindi una di queste teenagers ha iniziato a farci un video, io e mia moglie ci siamo arrabbiati, sono andato loro incontro chiedendo se fossero italiane, non hanno smesso di ridere. C'era molta gente al supermercato, non posso credere che queste cose siano così frequenti in una città come Venezia». 

La ricostruzione dell'aggredito prosegue infatti ricordando quanto accaduto alla ragazza presa in giro per la sua etnia: «So che c'è stato l'episodio di bullismo nei confronti di una ragazza asiatica... Alcune persone affermano di chiedere una campagna anti razzismo, beh, non credo funzioni e penso sia ora e tempo che questa situazione venga stoppata».

LE REAZIONI
L'episodio è anomalo per la città, dove l'integrazione è da sempre uno dei pilastri che contraddistingue la comunità. I locali, spesso gestiti da cinesi, sono frequentati da veneziani, così come etnie diverse convivono quotidianamente senza problemi. Probabilmente a dettare l'aggressione è anche (o soprattutto) il clima legato al cosiddetto virus cinese, oggetto anche delle recenti attenzioni da parte di Niclo Scomparin, esponente di Fratelli d'Italia di Casier (Treviso) che si è lasciato andare con gli insulti: «Mancavano gli onti cinesi per impestarci». 
Il titolare dell'agenzia di affittanze turistiche si è detto molto dispiaciuto per il fatto: «È la prima volta che mi capita una situazione del genere, sono dispiaciuto che miei clienti subiscano questo tipo di aggressione, anche se si tratta di ragazzini». Lo stesso gestore dell'agenzia ha quindi chiesto scusa per quanto accaduto: «Più di chiedere scusa a nome di tutti i veneziani non so che dire. Certo è che mi preme far loro capire che la città non è così, questo è sicuramente un episodio isolato. Venezia è una città ospitale».

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Ultimo aggiornamento: 19:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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