Fase 2 Coronavirus. in Veneto a rischio 45 milioni di turisti e 26 in Trentino Alto Adige

Giovedì 30 Aprile 2020
Fase 2 Coronavirus. in Veneto a rischio 45 milioni di turisti e 26 in Trentino Alto Adige
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Dalla Regione ai Comuni, si ingrossa il coro delle voci a sostegno delle categorie economiche prostrate dalla chiusura. «Se analizziamo il documento segreto stilato dal comitato tecnico-scientifico nazionale, vediamo che è basato su assunti facilmente smentibili», attacca Gianpaolo Bottacin, assessore veneto alla Protezione Civile. A fianco dei delegati municipali alle Attività Produttive si schiera poi Mario Conte, presidente di Anci Veneto: «Il problema delle riapertura non riguarda solo i titolari di partite Iva ed i commercianti, ma anche i sindaci che si trovano le città con i negozi chiusi».

PARRUCCHIERI ED ESTETISTE
In primo piano resta dunque la protesta di parrucchieri ed estetiste, ma pure di baristi e ristoratori, contro lo slittamento della loro ripartenza al 1° giugno. «Rappresentano il cuore pulsante delle attività dei centri dei nostri Comuni e mai come ora hanno bisogno di un aiuto da parte dello Stato», dice di loro il leghista Conte, associandosi all'appello rivolto dai municipi italiani al suo mezzo omonimo premier Giuseppe Conte. Lo zaiano Bottacin va oltre, spulciando le 22 pagine della relazione con cui gli esperti hanno consigliato al Governo un allungamento dei tempi.



«Le proiezioni lamenta vengono effettuate partendo da affermazioni contenenti grandi margini di errore. Per esempio vengono delineati scenari ipotizzando l'utilizzo dei mezzi pubblici da parte del 100% dei lavoratori, cosa mai successa nella storia. Oppure è stimata una riduzione del contagio del 25% con l'utilizzo della mascherina, quando invece i dati del Veneto dimostrano che dei medici in prima linea si è infettato l'1,3%, Inoltre viene affermato che durante il lockdown la mobilità sia calata del 90%, mentre dai rilievi delle compagnie telefoniche risulta del 60%. Nulla infine viene considerato rispetto agli effetti degli isolamenti domiciliari».

IL TURISMO
Ma a soffrire è anche il turismo, con una perdita in Italia tra marzo e maggio di 75 milioni di pernottamenti, 42 miliardi di fatturato e 22 miliardi di consumi, secondo uno studio della Fondazione Think Tank Nord Est. «La regione con le maggiori ripercussioni è il Veneto osservano gli analisti che in soli tre mesi perderà oltre 12 milioni di presenze turistiche». Restando a livello nordestino, il Trentino Alto Adige ne vedrà andare in fumo 8,1 milioni, tanto che la provincia Bolzano salirà sul podio nero con 5,4 milioni, insieme a quelle di Venezia (5,5) e Roma (7,7), seguite fra le prime venti pure da Verona (3,7), Trento (2,7) e Padova (1,4). Le flessioni sono stimate in quasi mezzo milione nel Trevigiano, 450.000 nel Bellunese, 425.000 nel Vicentino e 143.000 in Polesine. Peraltro non sono meno fosche le previsioni per la stagione estiva, ancora una volta soprattutto per il Veneto, dove sono a rischio 45 milioni di presenze, e il Trentino Alto Adige, che rischia di bruciarne 26. «Serve dunque uno sforzo in tutti i settori produttivi, in termini di risorse e di progettazioni afferma il presidente Antonio Ferrarelli per far ripartire al più presto il comparto turistico: solo se ci sarà lavoro, e dunque reddito e risparmio, le persone potranno concedersi periodi di vacanza».



CASSA E FINANZIAMENTI
Intanto l'assessore regionale Elena Donazzan (Lavoro) torna sulle risorse per la cassa integrazione in deroga: finora ci sono 309 milioni, a fronte di un fabbisogno quantificabile in 325. «Attendiamo con tempestività che il Governo faccia quell'annunciato decreto aprile che ancora non abbiamo visto», dichiara l'esponente di Fdi, respingendo le critiche rivolte da Pasquale Tridico, presidente dell'Inps. «Siamo di fronte a uno tsunami economico e non possiamo perdere tempo», dice il leghista Gianluca Forcolin, assessore regionale al Bilancio, presentando il progetto di legge della Giunta che proroga a Veneto Sviluppo la gestione di finanziamenti, garanzie e contributi alle aziende, attingendo a fondi regionali per circa 200 milioni.
A.Pe.

Ultimo aggiornamento: 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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