Trasporti, sperimentazione con vaporetti, motoscafi e bus con numeri limitati

Domenica 3 Maggio 2020
FASE DUE Limitazioni, prenotazioni on line e controlli da domani su tutti i mezzi

VENEZIA – Pur considerando l'assenza di turisti, Venezia sarà domani, lunedì 4 maggio, un osservatorio unico per verificare la risposta del trasporto pubblico nella Fase 2 dell'emergenza sanitaria. 
Rispetto al lockdown, le corse del servizio Actv sono già state rafforzate, ma misure di sicurezza e distanziamento causeranno conseguenze non poco rilevanti sull'utilizzo del trasporto. A bordo dei vaporetti, infatti, possono stare al massimo 55 passeggeri (prima erano anche centinaia), 46 su quelli più piccoli conosciuti come motoscafi. Il conteggio di chi sale e chi scende, per non superare il limite, è delegato ai marinai, cioè al personale che si occupa delle manovre di attracco e di partenza nelle fermate agli imbarcaderi. Ma, diversamente dai mezzi su gomma, sarà il codice della navigazione ad assegnare un ruolo decisivo a chi è preposto al comando, ovvero a chi è al timone, che avrà facoltà di decidere se e quando bloccare il flusso di passeggeri. Altra novità, sempre da domani, nel il servizio di navigazione a Venezia: la prenotazione grazie alla app “ufirst”, un servizio per i pendolari che metterà a disposizione corse aggiuntive fra i terminal di Piazzale Roma e le fermate di Rialto, Ferrovia, Fondamente Nove Ospedale e Lido. 
Ci saranno poi servizi potenziati anche per gli autobus che collegano 
Venezia alla terraferma. In questi caso il limite sarà fra 30 e 40 passeggeri, a secondo della lunghezza dei mezzi, mentre il tram elettrico - che non si è fermato neanche durante il lockdown - potrà trasportare al massimo 55-60 persone, con una limitazione del 25-30% dei posti a sedere.

Una ventina di addetti di Actv sarà a bordo dei mezzi o presente nei terminal cittadini, per monitorare il servizio e intervenire in caso di situazioni di sovraffollamento. Ai passeggeri che non avessero mascherina sul volto o guanti potranno ricordare la necessità di portarequeste difese, ma non obbligare a indossarle, meno ancora a sanzionare i disobbedienti. In quel caso dovrà essere chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.

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