Coronavirus, stop alle storiche sagre: «Pro loco da reinventare»

Sabato 25 Aprile 2020 di Filippo De Gaspari
Coronavirus, stop alle solite sagre: «Pro lovo da reinventare»
6
MIRANESE - Molti le bramano, tutti sono realisti: saranno forse le ultime concessioni fatte agli italiani e, in particolare, ai veneti. Capitolo sagre: qualcosa di più di un semplice intrattenimento in questa regione. Ci sarà ancora spazio, e quando, per eventi di cultura, enogastronomia e tradizione locale? 

A porre la questione è il parlamentare veneziano della Lega Alex Bazzaro: La cancellazione - osserva - di feste, sagre e fiere rappresenta un problema anche economico per associazioni di promozione sociale, Pro loco, associazioni sportive, parrocchie e organizzazioni volontarie. Ad oggi il governo non si è ancora espresso a riguardo per cui tutti gli eventi sono a rischio annullamento, anche nel veneziano. Date e programmi già previsti sono di fatto da ritenersi non validi fino a nuovo ordine, tanto per le sagre principali quanto per le piccole manifestazioni incentrate sui prodotti tipici veneti.

CANCELLAZIONI
Uno per tutti, il pomodoro di Cappella di Scorzè: ieri gli organizzatori hanno annunciato la cancellazione della festa, prevista a luglio. Se ne riparlerà nel 2021. E' solo uno degli ultimi annunci che si accavallano negli ultimi giorni. Fa il paio con manifestazioni note anche fuori provincia, come la Festa dell'agricoltura di Mirano: Coldiretti e Gruppo imprenditori del Miranese La Campagna ti è amica hanno confermato che l'evento, 250 volontari per oltre 220mila presenze a inizio settembre, non si farà. 

Per Fabio Liveri uno degli organizzatori della Festa: Non ci è possibile scegliere diversamente: la nostra è una delle aggregazioni sociali più seguite nel territorio, non è possibile gestire un distanziamento sociale. Torneremo nel 2021 con una Festa rinnovata sotto il profilo delle attività e dei contenuti.

Restando a Mirano e toccato settembre, tutti si chiedono se si potrà fare la millenaria Fiera di San Matteo: il sindaco Maria Rosa Pavanello non spegne gli entusiasmi ma deve essere anch'essa realista: Se non cambiano le disposizioni - dice - e penso soprattutto a ingressi e uscite controllati e distanziamento tra le persone, una Fiera come quella che noi miranesi siamo abituati a vedere non sarà possibile. Si potrà forse pensare a una versione molto limitata ma al momento sono solo ipotesi. 

Al di là della questione di cuore, Bazzaro pone quella economica: Nella probabile situazione - spiega il deputato - di annullamento di tutte le manifestazioni estive, culturali e sociali sul territorio, il Governo deve attivare strumenti di sostegno economico: è naturale che le associazioni si troveranno a dover reinventare modalità di gestione degli eventi garantendo condizioni di sicurezza per le persone e modalità di incasso alternativo o, nel peggiore dei casi, rimanere ferme ma con l'onere di dover sostenere comunque spese di gestione. 
Dal mondo delle Pro Loco si leva la voce del presidente di quella di Noale, Enrico Scotton, che ha appena annullato il Palio storico, co-organizzato con le contrade, Noale in Fiore e quasi certamente anche l'Infiorata del Corpus Domini: Le Pro loco dovranno reinventarsi - spiega Scotton - la maggior parte dei nostri eventi sono per loro natura assembramenti e se non è possibile far stare la gente insieme, viene meno il senso stesso di far festa. Come si può pensare una pista da ballo in sagra mantenendo la distanza? E chi la fa rispettare? Oppure uno stand gastronomico dove la gente deve rimanere distanziata, magari separata da divisori in plexiglass, non potendo nemmeno conversare. Forse è preferibile annullare tutto e aspettare tempi migliori. A Noale non è fantascienza pensare a uno stop degli eventi fino a Natale.
Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci