Coronavirus, in maggio scesi da 184 a 36 ricoverati: ecco come il virus si è "spento" nel Veneziano

Mercoledì 3 Giugno 2020 di Nicola Munaro
Un test con il tampone

Tra lockdown, rispetto delle prescrizioni disegnate dal Governo e vita naturale del virus, il mese di maggio è stato il primo in cui si è vista a occhio nudo la minor incidenza di un nemico invisibile ancora in grado di far male, ma sulla via della ritirata dopo tre mesi di terrore. L’andamento grafico di maggio è stato il viatico per arrivare alla situazione fotografata ieri pomeriggio dal consueto bollettino delle 17 di Azienda Zero, quarto giorno senza morti.
Nella nota spiccano infatti soltanto 4 nuovi casi (sui 9 totali del Veneto) e - bollettino regionale alla mano - in una decrescita totale dei ricoveri, un malato Covid torna a riempire un letto della Malattia Infettiva dell’ospedale di Jesolo. 
In sostanza i numeri di ieri pomeriggio sono questi: 2.265 casi totali di contagio dallo scoppio della pandemia (+4 rispetto alle 17 di lunedì), 33 pazienti ricoverati negli ospedali (-3) tutti in Malattie infettive: l’ultimo paziente ha lasciato sabato la Rianimazione di Dolo, ma, come detto, torna un paziente a Jesolo. I decessi sono rimasti 286, non se ne registrano da venerdì sera. Continua a calare il monte degli attualmente positivi, arrivato a 137 (-13) e il numero delle persone in isolamento (195, cioè -29). Crescono i guariti: 2.242, ovvero “+13”.

5 GIORNI A ZERO CONTAGI
Analizzando i 31 giorni di maggio - mese in cui la Fase 2 è diventata una realtà, così come la convivenza con il virus - è impossibile non notare come la curva dei nuovi contagi abbia subito una frenata importante. Da 2.481 casi totali alle 17 di venerdì 1 maggio, si è arrivati ai 2.661 casi di domenica 31 maggio: sono 180 nuovi contagi spalmati su tutto il mese, con una media del pollo di 6 nuovi casi al giorno. 
Maggio è stato anche il primo mese in cui non sono stati registrati nuovi contagi in sole ventiquattr’ore: è successo per la prima volta giovedì 21 maggio, giorno in cui non ci sono stati nemmeno decessi. Per trovare un doppio zero simile, si doveva tornare indietro di tre mesi, al 21 febbraio. L’anticamera dell’oblio, scoppiato all’1.30 di sabato 22 febbraio con il contagio di Mario Veronese, pensionato di Oriago di Mira, primo contagiato da coronavirus nel Veneziano e anche primo morto Covid dell’area metropolitana veneziana, l’1 marzo all’ospedale di Padova. Dal 21 maggio, in dieci giorni lo zero alla voce “nuovi contagi” ha fatto capolino altre quattro volte: il 22, il 23, il 28 e il 31 maggio. Trend proseguito anche il primo giugno, lunedì. Sempre più frequenti, invece, i bollettini che riportavano zero decessi.
CROLLO DI RICOVERATI
A dare ancora di più la dimensione dell’importanza dei 6 nuovi casi in media a maggio, anche la media (sempre squisitamente aritmetica, ndr) della discesa dei ricoverati: in un mese si è passati da 184 ricoverati a 36, ovvero 148 ricoveri in meno per una media di 4,9 ricoverati in meno al giorno.
Messi uno in fianco all’altro si può dire che a maggio ci sono stati 180 nuovi casi (6 al giorno) controbilanciati da 148 dimissioni, quasi cinque a giorni. Insomma, una sostanziale parità. Come se non bastasse, sabato è stato il giorno nel quale le terapie intensive, luogo della battaglia più aspra nella guerra di posizione che è quella al coronavirus, si sono svuotate e vuote lo sono tutt’ora.
POSITIVI E GUARITI
Sulla falsariga dei dati di nuovi contagi e di dimissioni, anche gli altri indicatori: gli attualmente positivi e i negativizzati virologici, cioè le persone contagiate dal virus ma guarite a tutti gli effetti.
Erano 709 gli attualmente positivi al tampone il tardo pomeriggio del primo maggio, diventati poi 150 domenica 31 maggio: fatta una semplice operazione, sono 559 in meno nel giro di trentuno giorni. 
Cresciuti a dismisura i negativizzati, passati da 1.556 dell’1 maggio ai 2.225 di domenica 31. Tradotto, significa che nel mese di maggio sono guarite 669 contagiate dal coronavirus, tanto in maniera lieve quanto in un livello così grave da portarli in ospedale. Diminuite anche le persone in isolamento per essere entrare in contatto con positivi al virus: 853 il primo maggio, arrivati a 224.
Nicola Munaro
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Ultimo aggiornamento: 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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