«Devi mettere la mascherina», pestato dal passante per il rimprovero: finisce in ospedale

Lunedì 4 Maggio 2020 di redazione online
Controlli di polizia a Venezia
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VENEZIA - «Un Fatti gli affari tuoi - avrebbe concesso Roberto Zamberlan - era più che sufficiente. Ma mai mi sarei aspettato di finire in Pronto soccorso e di avere un timpano perforato da uno schiaffo solo per aver cercato di fare un'azione socialmente utile». Dire, cioè, a tre persone di indossare la mascherina e non tenerla abbassata sul collo.

Venezia, bacino Orseolo, retro di Piazza San Marco. Ore 11 del 4 maggio 2020, primo giorno dopo il lockdown. Nella piazza più famosa al mondo sta per andare in scena la manifestazione delle 800 tra partite Iva e lavoratori nel settore dei servizi e del turismo per chiedere al Governo di ripartire.

Nello stesso istante Roberto Zamberlan, 65 anni, veneziano, consigliere d'amministrazione della Fondazione Bevilacqua La Masa - ma anche, fino al 2009, gallerista d'arte a Venezia nella storica Santo Stefano e poi promotore di numerose iniziative e premi artistici rivolti in particolar modo ai giovani e che in occasione del Carnevale (dimezzato) del 2020 aveva firmato il Volo del Colombo immaginario, a corollario della Festa delle Marie, con un passato da assessore a Preganziol - stava rincasando dopo la spesa. «Di fronte a me ho visto quattro persone, avranno avuto tra i 40 e i 45 anni e forse facevano parte della manifestazione - ha raccontato ieri Zamberlan, appena uscito dal Pronto soccorso dell'ospedale Civile di Venezia - Tre di loro erano senza mascherina. Ho chiesto che, per favore, la indossassero». Apriti cielo. È sempre il consigliere della Fondazione ed ex gallerista a raccontare attimi che hanno del surreale e macchiano di violenza la ripartenza veneziana.

«Di tutta risposta - ha continuato Zamberlan - mi hanno gridato fatti i c...i tuoi. A quel punto ho replicato che proprio perché erano anche fatti miei che gli chiedevo di indossarla, oltretutto come previsto dalle prescrizione del Governo e della Regione». 

Quella risposta ha fatto scattare la classica molla a una delle persone in capannello in bacino Orseolo. «Mi si è avvicinato - ha aggiunto il consigliere - e mi ha detto, in dialetto, adesso te la togli anche tu. Poi me l'ha abbassata e mi ha dato una sberla in volto e se n'è andato. Io sono rimasto senza parole, mai mi sarei aspettato un gesto simile per aver fatto una legittima richiesta nel bene di tutti». 

L'OSPEDALE
«Ho iniziato a sentire tutto in maniera ovattata dall'orecchio sinistro - ha proseguito nel racconto - e allora ho deciso di andare al Pronto soccorso. Lì mi hanno detto che ho subito una perforazione del timpano sinistro ma non mi hanno dato prognosi. Saprò qualcosa di più domani (oggi, ndr) dopo una visita approfondita che mi hanno fissato all'Angelo». Nessuna denuncia? «Tra oggi e domani (ieri e oggi, ndr) andrò di sicuro in polizia e farò una denuncia contro ignoti».
Nicola Munaro

Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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