Coronavirus, morto l'architetto Vittorio Gregotti: docente allo Iuav e direttore della Biennale

Domenica 15 Marzo 2020
Vittorio Gregotti
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È morto questa mattina a Milano l'architetto Vittorio Gregotti. Aveva 92 anni ed era ricoverato per una polmonite da coronavirus. A darne notizia è stato su Facebook Stefano Boeri, il presidente della Triennale. Anche la moglie Marina è ricoverata nello stesso ospedale. Professore ordinario di Composizione architettonica all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ha insegnato anche nelle Facoltà di Architettura di Milano e Palermo, varcando spesso i confini nazionali: in veste di visiting professor, ha lavorato in Giappone, Stati Uniti, Argentina, Brasile e Regno Unito.
Gregotti fu anche direttore della Biennale di Venezia nel periodo 1975-78. Fu il primo a introdurre mostre di architettura alla Biennale.

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Era nato a Cameri, in provincia di Novara, il 10 agosto 1927 e si era laureato in architettura nel 1952 al Politecnico di Milano. È stato uno dei padri della moderna architettura italiana.
La sua opera si lega inizialmente a quei movimenti come il Neoliberty di reazione al Movimento moderno ed alla sua interpretazione italiana definita Razionalismo italiano, di questo genere l'esempio più significativo è il palazzo per uffici a Novara del 1960.

Giungerà poi, a progettare una megastruttura architettonica per le università di Palermo (1969), di Firenze (1972) e della Calabria (1974). È ideatore del controverso progetto del quartiere ZEN di Palermo, di cui anni dopo Massimiliano Fuksas proporrà la demolizione. Gregotti ha sempre dato la responsabilità del fallimento del progetto dello ZEN al fatto che non sia mai stato ultimato a causa di infiltrazioni mafiose nella fase di appalto.

Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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