Covid, i casi sono oltre tremila colpito anche un quindicenne

Sabato 15 Agosto 2020 di Nicola Munaro
La protesta alla Scuola dei Battuti
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Forse il 22 febbraio non si poteva nemmeno immaginare: con i dodici nuovi positivi in un solo giorno registrati ieri - comunque meno della metà di quanti ce n’erano stati giovedì - i contagiati da coronavirus nel Veneziano hanno sperato quota tremila. Per la precisione, il conteggio si è chiuso ieri alle 17 a 3.011 casi totali dall’inizio della pandemia. Un’enormità, che ben rende la cifra della battaglia che si sta combattendo. 
Lo sforamento dei tremila casi arriva in una giornata capace di mettere assieme due ricoveri in più, seppur tutti nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Dolo, e registrare ancora la crescita degli attualmente positivi, arrivati a quota 233. Nessun decesso (la somma totale fa 312) ma 832 persone in isolamento.
IL QUINDICENNE DIMESSO
Intanto continuano a venire a galla le storie dei contagi recenti, dopo che il 16 luglio il consueto report di Azienda Zero aveva segnato un “+30” del tutto fuori parametri per quei giorni di contagio zero. Ma l’aumentare della diffusione del virus è diventata poi una costante. 
Tra le storie dei contagi di ritorno anche quella di un quindicenne di Chioggia ora guarito ne fuori pericolo. Ma costretto a passare alcuni giorni in ospedale, agli Infettivi. Inizia tutto una decina di giorni fa, con il ragazzo che si presenta al Pronto soccorso dell’ospedale di Chioggia. Ai medici racconta di avere i classici sintomi da coronavirus, è poi il tampone naso-faringeo a confermare i sospetti. Il quindicenne viene così ricoverato all’ospedale di Chioggia, ma subito dopo è trasferito a Padova, nel reparto di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera della città del Santo. Lì è sottoposto al ciclo di tamponi che, dopo tre ritorni negativi, certificano la sua guarigione e danno il via libera alle sue dimissioni.
LA PROTESTA AI BATTUTI
La giornata di ieri si è aperta con una protesta di alcuni dipendenti, una quindicina, di fronte alla sede dell’Antica scuola dei Battuti. Si tratta dei lavoratori dell’Ipav che nei giorni scorsi si sono iscritti alla sigla sindacale Cobas. La protesta - in sostanza un volantinaggio e un sit-in con cartelli e bandiere - aveva come cuore pulsante il chiedere maggiori sicurezze interne al posto di lavoro e un migliore livello stipendiale. A cui aggiungere anche la richiesta di nuove assunzione per evitare quelli che i manifestanti hanno definito come turni massacranti all’interno dell’Ipav
IN 10 VERSO LA GUARIGIONE
Questo mentre nella serata di ieri sono arrivati i risultati di alcuni dei tamponi del terzo ciclo effettuati all’interno della residenza per anziani, capace di tenere lontano il virus fino al 29 luglio scorso, quando è esploso il contagio.
Tre operatori e un’addetta alle pulizia sono stati trovati positivi al Covid-19, mentre non ci sono stati nuovi casi di contagio tra gli ospiti della casa per anziani. La direzione dell’Antica scuola sta ora attendendo l’esito dei tamponi a dieci ospiti che già erano risultati negativi ad un tampone e quindi, se negativi anche al secondo consecutivo, potranno considerarsi guariti. Il fatto che non ci siano nuovi contagi tra gli ospiti, e che anzi ci siano dieci ospiti sulla via della guarigione, è un dato positivo per l’Antica scuola, trascinata di colpo nella peggiore delle burrasche. 
Al momento, quindi, si contano ai Battuti 70 casi: 38 ospiti in isolamento in struttura, 6 anziani ricoverati in ospedale a Dolo; 25 operatori e un’addetta alle pulizie, tutti in isolamento. Oltre a 4 decessi nei giorni scorsi e ai quattro anziani che si sono negativizzati nei giorni scorsi. 
Ultimo aggiornamento: 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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