Cna Veneto: «Sicurezza e orari flessibili». Regione, progetto pilota con 70 aziende a tutela della salute

Martedì 12 Maggio 2020
La sanificazione è tra le attività previste nelle aziende che si preparano a riaprire
VENEZIA - La riapertura delle attività imprenditoriali è attesa con molte aspettative, ma implica anche accorgimenti per la sicurezza e per la tutela della salute. A livello regionale molte richieste e iniziative.

LA CNA: ORARI PIU' AMPI E FLESSIBILI
«Il nostro appello è stato ascoltato. Bene ha fatto il Governo a concedere alle Regioni la possibilità di riaprire alcune attività, in un quadro nazionale, già dal 18 maggio. Scelta giusta che tiene insieme salute e lavoro». Così il presidente della Cna del Veneto Alessandro Conte. In queste settimane, a più riprese, la Cna del Veneto aveva evidenziato come servizi alla persona, ristoranti e negozi potessero riprendere la loro attività impegnandosi al tempo stesso a garantire le condizioni di sicurezza. «Ora si tratta di mettere queste imprese nelle giuste condizioni per poter alzare le saracinesche, dando loro per tempo, tutte le informazioni necessarie». Per la Confederazione Nazionale dell'Artigianato «solo tra tatuatori, parrucchieri, ed estetisti a riaprire i battenti potrebbero essere oltre 13mila imprese che danno lavoro a quasi 29mila persone - dice il segretario veneto Matteo Ribon –, noi abbiamo elaborato dei codici di autoregolamentazione inviati alla Regione affinché il piano per la riapertura possa avvenire con serenità. Un appello alle amministrazioni locali: sarà importante rivedere gli orari per garantire una maggiore flessibilità e la riorganizzazione del lavoro. Le attività chiamate a rispettare i protocolli di sicurezza e alle prese con molti adempimenti devono poter contare sull'orario più ampio possibile».

LA REGIONE: PROGETTO CON 70 AZIENDE
Intanto la Giunta regionale, con delibera presentata dall'assessora alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha approvato un dettagliato Piano regionale, composto da un «Manuale per la riapertura delle attività produttive» e da un «Progetto Pilota». Il manuale, confrontato con le parti sociali già il 30 aprile, è destinato prioritariamente a tutti i soggetti con ruoli e responsabilità in tema di tutela della salute nei luoghi di lavoro, dando indicazioni a a supporto di tutte le attività produttive per garantire la tutela della salute dei lavoratori. Si divide in 10 diverse indicazioni operative, ognuna approfondita nei minimi particolari: si va da pulizia, decontaminazione e aerazione degli ambienti di lavoro all'informazione ai lavoratori e a tutti i visitatori; dalla limitazione delle occasioni di contatto alla rilevazione della temperatura corporea; dal distanziamento tra le persone all'igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie. Il progetto pilota interessa 70 aziende di tutto il Veneto, per un totale di 13.000 lavoratori, e segue quello già attuato con otto ditte padovane e 1.200 lavoratori che aveva dato esisti molto positivi, con un tasso di positività dello 0,4%. Questo maxi ampliamento progettuale è finalizzato a testare il modello (sanitario, organizzativo e informativo) per la riapertura e la prosecuzione delle attività produttive.
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