Il Covid uccide Livio Pillon: trasformò la spiaggia di Bibione in una località da 6 milioni di turisti

Domenica 10 Maggio 2020 di Marco Corazza
Il Covid uccide Livio Pillon: trasformò la spiaggia di Bibione in una località da 6 milioni di turisti

BIBIONE Si è spento a 95 anni Livio Pillon, pioniere degli albergatori di Bibione e dell'associazione degli albergatori. Il coronavirus non ha risparmiato il noto albergatore che, poco dopo lo scoppio dell'emergenza, era stato ricoverato all'ospedale di Jesolo. 

GLI INIZI
«Erano tutti entusiasti, ci si ritrovava in piazza come fratelli», raccontava Pillon ricordando quando in riva al mare di San Michele al Tagliamento si ritrovò verso la fine degli anni 50 per costruire Bibione con un gruppo di imprenditori. E Pillon è stato proprio uno dei pionieri di quella diventata la regina delle località turistiche italiane. Livio Pillon, avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 16 agosto, ha dedicato la sua vita al turismo prima con la costruzione dell'albergo Pillon all'inizio degli anni 60 e poi con la doppia attività come impresario edile d'inverno e albergatore d'estate. Tutto iniziò alla fine degli anni 50 quando da Ormelle Pillon ebbe l'intuizione di scendere sul litorale per iniziare a costruire lì dove fino a quel momento c'era solo qualche capanna dei pescatori. «C'era sabbia dappertutto  -raccontava a chi gli chiedeva com'era Bibione - Tutti i giorni si portavano in spiaggia gli ombrelloni e gli sdrai per poi riportare a casa tutto quando si faceva buio». Anni di grandi fatiche quelli, quando il pioniere cercò di strappare alla sabbia qualche metro di terreno edificabile per i pochi turisti che provenivano da Austria e Germania almeno fin al boom economico. «Sono bastati 3 anni per vedere il grande miracolo di Bibione e l'arrivo dei turisti stranieri - raccontava Pillon - gli italiani sono arrivati cinque anni più tardi tanto che a Bibione, a quel tempo, non era facile trovare qualcuno che parlasse italiano». 

IL BOOM
Ed è proprio grazie anche a Livio Pillon che l'affluenza dei vacanzieri esplose, raddoppiando di anno in anno. Così nel 1960 quello che era un pezzo di San Michele divenne Bibione. «Grazie agli imprenditori come Livio Pillon siamo diventati la località da 6 milioni di turisti - ricordano i colleghi - Lui è stato un grande esempio per noi tutti: ha dato lavoro a 200 dipendenti».   Livio Pillon è stato uno dei Soci Fondatori dell'Associazione Bibionese Albergatori di cui ha ricoperto per anni la carica di consigliere. Ma soprattutto fondatore e presidente per molti anni del Consorzio Albergatori Bibione, gruppo di acquisto degli albergatori.  Aba e Cab erano la sua famiglia. Credeva moltissimo nell'associazionismo. 

L'ADDIO
«Se ne va un altro pezzo di storia della nostra località - afferma il direttore dell'Aba, Orlando Mason - Un uomo di Associazione, un imprenditore capace, professionalmente preparato che per anni ha contribuito allo sviluppo alberghiero e di Bibione.

Persona sempre positiva e fiduciosa, nonostante l'età sempre al passo con i tempi. Sosteneva che bisognava innovare sempre e porre la qualità a favore del turista. Aveva creduto nelle potenzialità e nell'espansione di Bibione fino a renderla una delle più importanti spiagge d'Italia. La famiglia dell'Aba si strige affranta ai suoi familiari: alla moglie Eleonora e ai figli Ivana, Lorenzo e Stefano». «Sono affranto. Ci lascia un uomo eccezionale e un pezzo di storia della nostra località - ribadisce Silvio Scolaro, presidente Aba - Uno degli ultimi pionieri di Bibione  e una bandiera della nostra associazione». 

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