Meno bus, mobilità green e il piano del Comune per la fase 2

Venerdì 8 Maggio 2020 di Michele Fullin
VENEZIA Le difficoltà di viaggio dei passeggeri Actv
Coronavirus. Il Comune si appresta ad approntare un nuovo piano per la mobilità, anche chiedendo aiuto agli operatori privati. E poi, incentivi per la mobilità green, bike sharing e tante altre cose. Questo perché comunque la cavalleria difficilmente arriverà in aiuto della città per ripristinare la situazione ante Covid-19. Ieri il sindaco Luigi Brugnaro ha fatto un po' il punto della situazione, per rispondere alle tante domande che la gente si pone in questi primi giorni di parziale riapertura che ha visto una certa confusione nella mobilità, con i mezzi che devono viaggiare ad un quarto della capacità, scontentando tanta gente. All'indomani dell'incontro con i sindacati sul trasporto pubblico, Brugnaro è tornato sull'argomento apertura ai privati. 

«È vero. Con i tassisti acquei - ha detto - stiamo cercando di instaurare una collaborazione magari con tariffe più sociali per un po' e questo sarebbe un grande sollievo, che consentirebbe di sgravare i vaporetti. Una cosa non per tutti, però utile. Voglio anche ringraziare i gondolieri, che da mesi sono a zero incassi, e a loro chiederò se riescono a fare qualche traghetto supplementare, visto che spesso la gente prende il battello per attraversare il canale. Non farò comunque un atto d'imperio, ma deve essere tutto volontario, se vorranno farlo ne sarò felice».

Poi, Brugnaro ha proseguito per la sua idea, di lasciare i mezzi pubblici a chi ne ha bisogno e per il resto utilizzare i propri mezzi, che siano questi i piedi, la bicicletta, lo scooter o l'automobile. «Abbiamo prolungato le linee blu gratuite fino al 3 giugno - ha aggiunto - poi vedremo. Parleremo anche con Trenitalia e chiederemo ove possibile di aumentare vagoni e frequenze in vista del rientro delle scuole. Sarà un disastro se non siamo preparati. Poi stiamo realizzando nuovi ciclo stalli, visto che con le piste ciclabili siamo arrivati a 182 km e stiamo concludendo un accordo con un importante gestore di bike sharing per mille biciclette di cui 200 a pedalata assistita. E poi, potremmo fare un accordo anche per i monopattini, come succede in tante grandi città».

Infine, i parcheggi scambiatori dei Pili (Pk1) e della Castellana (Pk2) sono entrati in servizio assistiti da un servizio bus navetta. Al momento, solo una cinquantina di auto si è servita di questa offerta. Brugnaro ha poi confermato l'impostazione: niente nuove corse se non arriveranno soldi dallo Stato per compensare in qualche modo la mancata vendita di biglietti turistici, che a fine anno potrebbe valere 108 milioni. «Il nostro obiettivo - ha detto deciso - è salvare l'azienda. Se qualcuno pensa di mandarci in bancarotta chiedendo di fare gli stessi servizi di prima perché così poi l'azienda fallisce e la dobbiamo vendere ai privati rispondo: non lo faremo mai. Non ci sono i soldi per fare di più. Noi non vogliamo mandare in malora l'azienda e non vogliamo licenziare nessuno. La stessa scelta che avevamo fatto a suo tempo col casinò Io non aspetto la cavalleria.

Piuttosto - continua - che ci consentano di portare più gente. Qui si possono portare il 25% dei passeggeri solitamente, in altre regioni sono al 50%. Credo che se è obbligatorio avere mascherina e guanti per entrare in bus e vaporetto c'è una certa protezione. A chi ha paura di andare in bus dico di usare i propri mezzi».

Alle fermate più importanti, Brugnaro ha detto di aver ottenuto dalla Prefettura la disponibilità delle forze dell'ordine per presidiare e prevenire eventuali resse di passeggeri.
Il direttore generale di Avm/Actv, Giovanni Seno ha poi spiegato come stanno andando le cose dopo la ressa dei primi giorni.

«La più grande difficoltà per noi - ha detto - è variabilità degli orari di punta giornaliera: a volte c'è tanta gente alle 6.30, a volte un'ora dopo e così via. Questo vuol dire anche che i cittadini si stanno organizzando e stanno cercando di capire quando è meglio muoversi. Per chi può farlo. Scusandomi per gli inevitabili disagi, posso dire che all'incremento dei passeggeri è corrisposto un incremento dei servizi. Stiamo monitorando dove si formano le punte e ci stiamo assestando su 40 corse bis per l'automobilistico e 80 nella navigazione. Abbiamo cominciato a lavorare con Fincantieri e Asl dedicando servizi ai loro dipendenti e mi pare che la problematica sia abbastanza risolta. Poi continuiamo a sanificare i mezzi più volte al giorno e questo prevediamo costerà a fine anno più di 2 milioni di euro».

Un accenno infine al servizio di prenotazione.
«Sta cominciando a funzionare e se abbiamo un numero congruo di prenotazioni sappiamo come pianificare meglio i servizi e per questo non escludo di aggiungere anche la terraferma, un giorno. 

Quanto al coinvolgimento eventuale di privati - ha concluso - assicuro che qualsiasi iniziativa prenderemo non sarà mai sostitutiva del trasporto pubblico locale e sarà limitato all'emergenza».
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