Congresso del Pd in Veneto, Bisato-Tonella per la poltrona di De Menech

Lunedì 6 Febbraio 2017 di Alda Vanzan
Alessandro Bisato, Giovanni Tonella, Roger De Menech
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VENEZIA - Alessandro Bisato e Giovanni Tonella. A meno di sorprese (terze candidature o ritiri), saranno loro i candidati alla segreteria regionale del Partito democratico del Veneto che disputeranno le primarie del 19 marzo. Bisato, 46 anni, sposato, due figli, è sindaco di Noventa Padovana, rieletto lo scorso anno con il 60% del consensi. È il candidato della galassia renziana che dopo l'annuncio della candidatura del capogruppo del Pd in consiglio comunale a Treviso Giovanni Tonella, quest'ultimo sostenuto dai Giovani Turchi di Orfini/Orlando e dalla minoranza del partito che fa capo a Zoggia e Zanonato, ha deciso di serrare le fila cambiando completamente strategia. Riuniti già ieri di prima mattina nella sede regionale di Padova e in costante contatto con Roma, i renziani veneti hanno messo da parte i nomi circolati finora proponendo una figura completamente nuova, sicuramente poco conosciuta (il Bisato chi? ieri è stato un refrain) ma capace di coagulare tutte le componenti. E, soprattutto, di far ritirare le candidature dei senatori Laura Puppato e Giorgio Santini che ieri mattina - quando il coordinatore De Menech ha aperto la riunione con il sottosegretario Baretta, Dal Moro, Crimì, Bettin e Ginato - erano gli unici potenziali candidati con tanto di firme già raccolte. Ma, forse, più che i pressing romani, a convincere i due senatori a farsi da parte sono state altre ragioni: vincesse il congresso il trevigiano Tonella, il partito sarebbe nelle mani della minoranza bersaniana e dei Giovani Turchi, che quindi gestirebbero la partita delle candidature per le prossime elezioni. Meglio, quindi, fare squadra su Bisato, tra l'altro vicino a Santini e Sinigaglia. Così, ottenuta nel pomeriggio la benedizione del visegretario nazionale e commissario veneto Guerini, con Puppato e Santini presenti alla riunione, è stata ufficializzata la candidatura di Bisato. Il risultato è che la maggioranza renziana - eccetto i Giovani Turchi - si presenta con un unico candidato, Bisato appunto, mentre la minoranza bersaniana con l'area che fa capo a Orfini e Orlando e che in Veneto è rappresentata da Naccarato, Azzalin, Camani e D'Arienzo si presenta con Tonella. Paradossalmente, è stata proprio quello che i renziani definiscono l'accoltellamento dei Giovani Turchi, a ricompattare la galassia. Tanto che c'è chi non esclude una ricomposizione o, peggio, sfilacciamenti tra i Giovani Turchi. Da registrare, intanto, l'incontro in programma oggi tra Bisato e Simonetta Rubinato sul tema dell'autonomia.
«La mia non è una candidatura contro qualcuno - ha detto Bisato - ma a servizio del Veneto e della comunità che ho contribuito a fondare e in cui credo. Porterò avanti il mio impegno rispettando tutte le posizioni e valorizzando tutte le energie presenti nel partito e nella società veneta». Nello stesso comunicato diffuso dalla maggioranza del Pd si trova il via libera dei senatori Puppato e Santini: «Alessandro è un ottimo candidato e la sua disponibilità ci permette di ribadire che i territori e gli amministratori locali sono la vera forza del nostro partito. Alessandro sarà il motore del nuovo Veneto, con lui e la sua squadra saremo in grado di offrire al Pd una guida esperta in grado di riorganizzare il partito e costruire una proposta programmatica autorevole ed alternativa ai populismi della Lega e di Grillo». Soddisfatto il segretario uscente Roger De Menech per aver ritrovato l'unità nella maggioranza del partito veneto. «La candidatura di Alessandro è una grande opportunità per il Pd ed i nostri territori ha detto Massimo Bettin dell'area Martina non solo uno dei migliori sindaci della provincia di Padova, ma anche un dirigente del nostro partito apprezzato da tutti. Lo sosterrò con convinzione ed entusiasmo».
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