VENEZIA - Due condanne per il Comune che dovrà risarcire i danni ad altrettante donne cadute a causa del selciato sconnesso. Una a Venezia, l’altra al Lido. L’incidente più grave, con il risarcimento più consistente, è quello capitato nel dicembre del 2016 a una signora veneziana, all’epoca 72enne. Inciampata su un masegno rotto e sconnesso, in calle Bembo a San Marco, la donna aveva riportato una frattura del femore che le ha causato una invalidità permanente del 14%. Assistita dagli avvocati Augusto Palese e Niccolò Bullo, si è rivolta al Tribunale civile. E in questi giorni il presidente della II sezione, Roberto Simone, ha condannato il Comune a risarcirle 62.747 euro come risarcimento del danno biologico e patrimoniale, oltre al rimborso delle spese mediche e di consulenze medico-legali, nonché processuali.
Il secondo caso riguarda una signora del Lido, 56enne all’epoca della caduta, nel luglio del 2017. Per una disconnessione del marciapiede in lungomare Marconi aveva perso l’equilibro e si era rotta il braccio. Assistita dagli avvocati Augusto Palese e Davide Vianello Viganò, ha ottenuto un risarcimento di 8.580 euro dal giudice Carlo Azzolini.
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