Il porto sospende i canoni demaniali alle concessionarie

Martedì 31 Marzo 2020
Il porto sospende i canoni demaniali alle concessionarie
Dopo aver varato, una ventina di giorni fa, le linee guida per far fronte all'emergenza epidemiologica e per assicurare la continuità del porto e quindi dei rifornimenti ai cittadini e alle aziende del territorio, ora arriva un primo intervento a sostegno dell'economia del comparto: ieri l'Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico settentrionale (Adspmas) ha infatti emanato una circolare rivolta a tutte le aziende concessionarie dei porti di Venezia e di Chioggia comunicando la possibilità di sospendere il pagamento dei canoni demaniali fino al prossimo 30 settembre.

UN COSTO IN MENO
Un costo di circa 24 milioni di euro l'anno tra Venezia e Chioggia che è sopportabile quando le cose vanno bene ma che diventa un grave peso quando si scatena una pandemia che mette in ginocchio il Paese. Non a caso il presidente dell'Adspmas, Pino Musolino, afferma che «in questo periodo di emergenza gli amministratori pubblici sono chiamati a fare uno sforzo in più per alleviare le difficoltà di lavoratori e aziende», aggiungendo che questo provvedimento è solo una delle prime azioni messe in pratica per concedere un sostegno a tutte quelle realtà che si trovano a dover far fronte da un lato ai costi addizionali delle misure di sicurezza per il personale e dall'altro a una flessione dei traffici e degli ordinativi. Una misura che di conseguenza tende a salvaguardare i posti di lavoro.

«Nonostante le difficoltà i porti veneti non hanno, fino ad ora, mai smesso di operare garantendo l'approvvigionamento di prodotti e materie prime per la nostra economia e per le esigenze dello sforzo sanitario nazionale» aggiunge Musolino che ne approfitta per ringraziare «tutte le oltre 1.200 aziende insediate a Venezia e a Chioggia e gli oltre 21.000 lavoratori che gravitano attorno ai nostri scali per la professionalità e lo spirito di sacrificio che dimostrano quotidianamente. Avremo bisogno di tutte le risorse quando, al termine delle restrizioni, dovremo contribuire a rimettere sulle sue gambe e poi far correre il sistema industriale».

SICUREZZA E LAVORO
La sospensione dei canoni demaniali fa seguito alle linee guida che sono diventate un modello per tutti i porti italiani e che prevedono tre ordini di procedure per mettere in sicurezza tutti i tipi di contatto tra lavoratori all'interno degli scali commerciali di Venezia e di Chioggia. Sull'argomento è intervenuta ieri anche Erika Baldin, consigliera regionale Movimento 5 Stelle Veneto, affermando che «tra le tante realtà produttive che in questo difficilissimo momento continuano a lavorare a beneficio della collettività, anche le aziende concessionarie dei porti di Venezia e di Chioggia stanno dimostrando il loro impegno quotidiano. E per questo è indispensabile un sostegno mirato» come, appunto, la sospensione del pagamento dei canoni demaniali: «Un segnale forte che parte dal Governo (dato che l'intervento è previsto dall'articolo 92 co. 2 del Decreto Legge 18/2020), passa dagli amministratori pubblici e arriva alle aziende e ai lavoratori».
E.T.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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