Venezia. La Fenice, San Silvestro da sogno: incasso record per il concerto di Capodanno. «228mila euro»

Lunedì 2 Gennaio 2023 di Michele Fullin
Venezia, concerto di Capodanno: incasso record per La Fenice. Vola al top dei teatri

VENEZIA - È iniziato in modo mesto con il Lacrimosa dal Requiem di Mozart in omaggio a papa Benedetto XVI ma, come da tradizione, si è concluso nel migliore dei modi, con il brindisi sulle note della Traviata.

Il Concerto di Capodanno della Fenice è splendidamente arrivato alla ventesima edizione continuando ad aumentare il suo pubblico dal vivo nonché in collegamento televisivo. Con il maestro Daniel Harding alla sua terza esperienza dal podio veneziano, l'orchestra e il coro della Fenice hanno offerto un programma che ha lasciato più spazi al collettivo rispetto ai solisti con sontuose pagine sinfoniche e corali. Per i solisti Federica Lombardi e Freddie De Tommaso, applausi fragorosi per Casta diva dalla Norma di Bellini e Nessun Dorma dalla Turandot di Puccini, passando per la Carmen e la Bohème. Fuori dalla diretta Raiuno, la Quarta sinfonia di Mendelssohn Italiana.

GLI AUGURI

Il parterre delle autorità quest'anno si limitava al locale, con il sindaco Luigi Brugnaro e il prefetto Vittorio Zappalorto, con il sovrintendente Fortunato Ortombina a fare gli onori di casa. Poco prima dell'inizio del concerto, il sindaco ha incontrato dietro le quinte gli orchestrali e le maestranze del teatro.
«Siete un orgoglio per la città e per tutta l'Italia - ha detto - ogni singolo elemento della Fenice è importante e fondamentale. Vale per i musicisti, per i coristi e per tutto il personale che fa girare la macchina».
La Fenice è diventata un vero e proprio colosso tra le fondazioni lirico-sinfoniche italiane: quella che riesce a intercettare più contributi privati e quella che, grazie all'espansione delle sue attività sul territorio è anche tra i teatri a ricevere una quota consistente del Fondo unico per lo spettacolo.

FONDI E INCASSI RECORD

«Tutto vero, e ne siamo orgogliosi - spiega Andrea Erri, direttore generale della Fondazione - tra l'altro è partita con il governo Draghi un'azione di ripatrimonializzazione che tra il 2022 e il 2023 porterà 8,5 milioni alla Fondazione. Unici tra i teatri d'opera italiani, siamo riusciti ad avere circa 2 milioni di fondi Pnrr, una buona parte dei quali per investimenti sull'efficientamento energetico. Da febbraio le luci del teatro e quelle di scena saranno tutte a led. Inoltre, con un altro bando, avremo 500 mila euro con cui realizzeremo un ascensore e una pedana che consentiranno di entrare dall'ingresso di San Gaetano senza fare nemmeno un gradino e senza l'aiuto di operatori».

Ieri la Fenice ha fatto segnare un incasso record per il Concerto: 228 mila euro, che diventano 680 mila per i 4 concerti. «Abbiamo superato nel 22 la previsione d'incasso annuale di ben 700 mila euro - conclude Erri piazzandoci a 5 milioni 600 mila euro netti di incasso. Puntiamo molto anche sugli studenti e i giovani in generale, ne abbiamo coinvolti più di 20mila nell'ultimo anno e per il 23 vorremmo averne ancora di più. Fondamentali il progetto under 35, con una mini stagione che con 10 euro comprende anche un aperitivo alle Sale Apollinee. E poi, il progetto insegnanti ambasciatori che ha allargato la platea a persone sempre più distanti nel Triveneto».

Obbligatorio il bis con il Libiam, poi all'uscita cadeau di Cipriani Food e Zafferano per gli ospiti mentre il pubblico spogliava le decorazioni floreali. Anche questa è una tradizione.
 

Ultimo aggiornamento: 13:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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