«Un candidato senza le primarie»
Pd pronto alla battaglia per il Comune

Martedì 10 Dicembre 2019 di Melody Fusaro
Il Partito democratico annuncia "un asso nella manica" che metterà d'accordo tutta la coalizione di centrosinistra
Il Partito Democratico è sicuro di avere un asso nella manica, una figura che, secondo i vertici del partito, potrebbe mettere d’accordo l’intera coalizione e far entrare nel vivo della campagna elettorale senza passare per le primarie.  Se da sinistra vengono chieste con insistenza, per il segretario comunale del Pd Giorgio Dodi potrebbero non rivelarsi necessarie. «Non siamo contrari ma abbiamo l’ambizione di trovare una figura rappresentativa per tutti e credo possa esistere. Abbiamo più di una proposta che stiamo già discutendo con la coalizione. Di certo sarà una figura esterna ai partiti e molto preparata sui temi della città e della cultura».
LA CITTÀ POSSIBILE «Ne stiamo discutendo con le altre forze politiche e al nostro interno - aggiunge - Le primarie, strumento nato con noi, sono un grande momento di partecipazione ma anche un grande sforzo che ricade tutto sulle spalle del Pd. Significa dedicarsi solo a quello per due mesi, con il rischio che i candidati provochino lacerazioni difficili da rimarginare, come nel 2015». Passato il referendum il centrosinistra è pronto a entrare nel vivo del dibattito. Un momento importante nel percorso verso le elezioni 2020 sarà quello che prenderà il via sabato prossimo, quando “Un’altra città possibile” presenterà i risultati del lavoro che ha messo insieme decine di associazioni. «Per rispetto li stiamo aspettando - aggiunge Dodi - in attesa che prendano una decisione su ciò che faranno alle elezioni ma saranno comunque nostri interlocutori. Il filo dei rapporti non si è mai interrotto, abbiamo atteso l’esito del referendum ma entro Natale sarà tutto definito con le altre forze politiche e a gennaio potremo iniziare a lavorare sulla costruzione della coalizione, della campagna elettorale e per la scelta del candidato». All’hotel Leonardo di via Ca’ Marcello Dodi, insieme a Federico Della Puppa (nominato “facilitatore” per tutto il percorso guidato da Marina Dragotto) ha presentato il report dei 100 tavoli del Pd, il percorso che ha visto la partecipazione di circa 800 persone tra iscritti, nella prima fase, simpatizzanti e coalizione nella seconda. Dei 9 temi emersi nella prima fase, la discussione ai tavoli ha selezionato 5 priorità.
LE AREE TEMATICHE A partire dall’ambiente che si declina nelle bonifiche, il completamento dei marginamenti di Porto Marghera, in un progetto di mobilità sostenibile e di città a impatto zero. Poi “turismo”, “servizi alla persona”, “rigenerazione urbana” e “sviluppo”, con la richiesta di uno “stop ai centri commerciali”. «turismo e residenzialità sono due temi ritenuti molto critici per Venezia e su cui sono state proposte soluzioni - ha spiegato Della Puppa - Per zone come Lido e Pellestrina, come a Marghera, emerge invece l’elemento critico dei servizi alla persona. A Campalto e Favaro invece il tema che emerge è quello dell’ambiente e della distanza dell’amministrazione nella gestione del quartiere». Da qui costruiranno, con la coalizione, il programma elettorale. «È una bussola per il lavoro politico che faremo nei prossimi mesi – ha concluso Dodi - Dai tavolo, in sintesi, è emersa l’urgenza di una governance vera, non basata sul brand Venezia. Battere Brugnaro si può ma dobbiamo metterci in testa che possiamo farcela solo se si lavora tutti insieme».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci