Guerra tra bande di spacciatori: coltellate in centro, tunisino all'ospedale

Giovedì 14 Maggio 2020 di Davide Tamiello
Rissa feroce di fronte a "Le Barche"
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MESTRE - È finita a coltellate. Un 24enne tunisino, ferito all'addome, è stato portato in ospedale a Mestre, mentre il suo aggressore, un giovane connazionale, è stato subito individuato e raggiunto dalle Volanti e arrestato: è un connazionale di 36 anni. Una scena di violenza brutale, quella avvenuta ieri pomeriggio, poco dopo le 15 in piazza Barche. Ad affrontarsi due gruppi, in tutto una decina di persone, proprio a due passi del centro commerciale. Lo scontro ha creato il vuoto: le persone che erano nelle vicinanze si sono allontanate di corsa e il titolare di un negozio ha immediatamente chiamato la polizia. Le Volanti, in pochi secondi, sono piombate sul posto. Fuggi fuggi generale dei coinvolti, ma gli agenti sono comunque riusciti a mettere le manette all'aggressore, per poi portarlo in questura per gli accertamenti di rito. Con ogni probabilità, verrà arrestato. 
Il giovane ferito, invece, tunisino classe 1996, è stato raggiunto alla pancia da una coltellata e portato in ospedale. Non è in pericolo di vita, ma le lesioni sono comunque serie e verrà tenuto in osservazione. Nello scontro potrebbero esserci stati anche altri feriti, per questo verranno monitorati anche nelle prossime ore gli accessi ai vari pronto soccorso. 
RIVALI
Non è ancora chiaro il motivo dello scontro, sul caso la questura dovrà approfondire le indagini. Da una prima ricostruzione, però, pare che le due bande si siano date battaglia per la spartizione del territorio dello spaccio. Solo un'ipotesi, anche se è la più accreditata. Si valutano, però, anche altri moventi e se, soprattutto, possano essere legati in qualche modo alle bande giovanili della città. La connessione potrebbe non essere così azzardata: quella zona, in effetti, dalla colonna della sortita in poi, ultimamente è sempre stata presidiata dai ragazzini terribili. Solo pochi giorni, proprio nello stesso punto, la polizia locale era intervenuta per calmare gli animi agitati di una quarantina di giovanissimi. Erano fuggiti immediatamente, vedendo arrivare gli agenti, ma ne avevano individuato uno che, con sé, aveva un tirapugni: un quindicenne di Favaro. Starà alla polizia cercare di capire se tra i due episodi, avvenuti appunto a meno di una settimana l'uno dall'altro, possa esserci una qualche relazione. 
Altro precedente, più distante nel tempo, quello avvenuto un anno e mezzo fa, il 13 agosto 2018, quando uno scontro tra bande (albanesi, in quel caso) in piazzetta Coin finì in un'aggressione iniziata con mazze da baseball e finita a colpi di pistola. Non ci fu nessuna vittima, ma sembra chiaro che la zona, pur distante dalla solita chiacchierata e menzionata via Piave, interessa. Non ai nigeriani, che evidentemente hanno un altro mercato e si fanno bastare l'area della stazione, ma ad altri gruppi. 
 
Ultimo aggiornamento: 16:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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