MARCON - La locomotiva San Marco taglia i costi finanziari alla sua filiera di 120 fornitori, un modo per far marciare a pieno ritmo (e con rating d'eccellenza) un ecosistema fondamentale per il successo il colorificio di Marcon (Venezia) cresciuto a doppia cifra anche nel 2021.
«L'accordo di filiera che abbiamo sottoscritto con Intesa Sanpaolo coinvolge circa 120 fornitori di piccole e medie dimensioni italiani principalmente del nostro territorio, con questo accordo possono accedere a condizioni di rating molto vantaggiose rispetto a quelle che avrebbero singolarmente - spiega Marta Geremia, vice presidente esecutivo di San Marco Group -.
CRESCITA A DOPPIA CIFRA
Come è andata l'anno scorso dopo un 2020 positivo chiuso a 82 milioni di fatturato e un ebitda margin del + 21%? «Nel 2021 abbiamo realizzato un fatturato in crescita significativa a doppia cifra, circa il 40% sviluppato all'estero, con un. In Italia abbiamo usufruito della spinta del Superbonus edilizio grazie anche alla gestione che avevamo lanciato dei crediti fiscali dei nostri clienti (ora questo servizio è affidato interamente alla banca) - spiega Marta Geremia -. L'anno scorso abbiamo fatto anche 59 nuove assunzioni portando il totale del personale del gruppo a 319 addetti. E la nostra intenzione è continuare anche quest'anno».
ACQUISIZIONI
La corsa del gruppo San Marco continua spedita malgrado l'inflazione galoppante. «Abbiamo registrato anche noi incrementi significativi nel costo delle materie prime e dei trasporti, ma siamo riusciti a trasferirli sui listini finali - spiega la vice presidente - ovviamente stiamo lavorando anche sul risparmio energetico valutando di aumentare i nostri pannelli fotovoltaici. Poi lavoriamo sui consumi potenziando la domotica». Pronte altre acquisizioni? «È sicuramente un'attività che abbiamo condotto negli ultimi anni e pensiamo di continuarla».
Nel Veneto, Intesa Sanpaolo ha in essere contratti con 113 filiere, per un totale di circa 1.600 fornitori e un giro d'affari complessivo di circa 11,5 miliardi. «Nell'attuale contesto vogliamo essere ancora più vicini alle nostre imprese e crediamo che il contratto di filiera possa essere un valido strumento per sostenere e rafforzare il rapporto strategico tra il leader ed i propri fornitori, agevolando l'accesso al credito da parte delle piccole imprese, grazie alla forza e alla solidità dei champions», dichiara Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia di Intesa.
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