Fincantieri, San Benedetto, Zoppas: la protesta contro il green pass nelle aziende del Nordest

Corse tagliate dei bus a Verona, Belluno, Padova e Vicenza. Tutto ok negli aeroporti Save e Catullo

Venerdì 15 Ottobre 2021 di Redazione web
Protesta dei Cobas davanti a Fincantieri a Marghera
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Si è limitata ad una protesta di una decina di Cobas l'inizio di giornata alla Fincantieri di Marghera. All'appello di inizio turno delle 6 e delle 8 sono stati pochissimi i lavoratori che non si sono presentati perché privi di Green pass. Qualche problema tra i lavoratori stranieri, soprattutto bengalesi, senza green pass o con documenti di vaccinazione non riconosciute dall'Italia.  Al Porto di Venezia tutti al lavoro ad eccezione di un solo manifestante no green pass davanti al varco dello scalo marittimo.

Le fonti sindacali confederali parlano di 4/5 lavoratori mediamente a casa senza tampone per ogni terminal (6/7%) e nessuna ripercussione organizzativa. 

La protesta alla San Benedetto

Sciopero dalla prime ore di oggi anche allo stabilimento della San Benedetto di Scorzè (Venezia) per protestare contro l'introduzione dell'obbligo di Green pass per recarsi sul posto di lavoro. Alle 8 erano oltre un centinaio i lavoratori in presidio fuori dai cancelli di viale Kennedy. Il sindacato di base Usb prevede che nell'arco della giornata potrebbero essere quasi 200 i lavoratori che si asterranno dal lavoro, un 20% del totale, considerando che lo stabilimento di Scorzè conta circa un migliaio di dipendenti. La protesta, fa sapere un portavoce del sindacato di base, proseguirà ad oltranza fino a venerdì prossimo. Secondo la stessa Usb oltre ai dipendenti senza Green pass, la protesta coinvolge, in segno di solidarietà anche lavoratori «che possono esibire la certificazione verde, ma non condividono la disposizione governativa». I lavoratori hanno bloccato viale Kennedy a Scorzè.

Gruppo Zoppas

A Vittorio Veneto (Treviso) un'ottantina di lavoratori dipendenti delle aziende della metalmeccanica Rica e Sipa, del Gruppo Zoppas,stanno attuando da questa mattina un presidio di protesta all'esterno degli stabilimenti. L'iniziativa è promossa dai lavoratori non in possesso di Green Pass. Gli addetti totali dei due impianti sono circa 1.300.

I Trasporti

Il Veneto comunque sta reggendo all'onda d'urto della prima giornata di obbligo di presentazione dei Green pass per accedere al luogo di lavoro, anche se le ripercussioni si sono avute soprattutto nel settore del trasporto pubblico. Alcuni autotrasportatori stanno rispettando i limiti di velocità e nel caso della statale Alemagna vi sono code e rallentamenti importanti. Problemi sulla rete di trasporto urbano a Verona (-400 turni), a Belluno (-200 turni) e a Padova. A Venezia i no green pass che non si sono presentati su pullman e vaporetti urbani circa 50. Sul fronte del trasporto pubblico vicentino, infine, il sito di Svt comunica che le corse che oggi non saranno effettuate sono 144, pari al 4%. Non è chiaro se in questa percentuale sono incluse o meno le linee gestite dalle ditte Bristol e Miccolis. Ripercussioni anche nel servizio ferroviario: sono stati soppressi 80 treni regionali per 20 macchinisti e circa 20 capitreno senza green pass, pari a circa al 17/19% di minor servizio. 

Alcune corse di trasporto pubblico locale sono state soppresse oggi in Friuli Venezia Giulia per mancanza di personale. Secondo i dati diffusi da Tpl Fvg, «in media il 18% degli autisti ha comunicato di non essere in possesso del Green pass». A Trieste in particolare, rende noto Trieste Trasporti (TT), sono 106 i conducenti sprovvisti di Green pass che non hanno potuto prendere servizio oggi. A questi si sono aggiunti 50 in malattia, per un totale di 156 autisti assenti su 601. Ieri Tpl Fvg aveva comunicato sul proprio sito le corse che sarebbero state soppresse oggi in regione, primo giorno di entrata in vigore dell'obbligo di Green pass per i lavoratori. «Fino a ora le previsioni sono state confermate, ma non si sono verificati ulteriori disservizi», precisa l'azienda. Il capoluogo, informa TT, «ha retto l'urto del Green pass e limitato i disagi per la clientela. I tecnici hanno lavorato tutta la notte per riorganizzare i turni e tamponare le assenze». Non si sono registrate criticità significative, precisa l'azienda. «I prossimi saranno giorni complicati, ma continueremo a lavorare per assicurare il massimo della mobilità possibile e un'informazione sempre aggiornata, come abbiamo fatto fin dal pomeriggio di ieri, pubblicando sul sito di Tpl Fvg le corse soppresse o che comunque non siamo nelle condizioni di garantire», ha spiegato l'ad di Trieste Trasporti e Tpl Fvg Aniello Semplice. Per quanto riguarda «l'impennata di certificati di malattia» registrata da TT, l'azienda annuncia che «sarà oggetto lunedì di un esposto alla Procura della Repubblica al fine di verificarne la regolarità, come Trieste Trasporti auspica».

Gli aeroporti

Gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, che insieme costituiscono il Polo aeroportuale del Nord Est, rendono noto che l'introduzione del green pass obbligatorio per tutti i lavoratori non ha determinato «alcuna variazione nella normale operatività dei quattro scali». Il Gruppo Save e il Gruppo Catullo «ringraziano tutti gli operatori degli aeroporti con i quali, nelle scorse settimane, è stato portato avanti un lavoro di grande collaborazione, che ha determinato una gestione fluida e regolare di tutti i servizi».

Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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