Scatta la rincorsa delle "città balneari": Jesolo capofila vuole il riconoscimento

Giovedì 2 Settembre 2021
Jesolo perla dell'Alto Adriatico
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JESOLO - Scatta da Jesolo il percorso della proposta di legge per il riconoscimento dello status di «Città balneare», un documento sviluppato a partire dai dati raccolti dall'Osservatorio dei comuni balneari realizzato dal Dipartimento di Economia dell'Università Cà Foscari di Venezia. Il network ha inoltre stabilito che la sede della prossima edizione sarà Riccione, rinnovando il protocollo d'intesa del G20s per altri 4 anni. Definita infine la composizione della nuova cabina di regia all'interno della quale è stata eletta come coordinatrice la sindaca di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto.

In collaborazione con Ca' Foscari

Jesolo come «casa» delle città balneari per la quarta edizione del "G20 Spiagge", la proposta di legge per il riconoscimento dello status di «Città balneare». Un documento in cui i partecipanti al network hanno raccolto tutti i problemi che condividono e le possibili soluzioni, nel corso del dibattito ospitato dall'hotel Almar. Il principale elemento comune è il macroscopico divario che si crea tra il numero di residenti e il numero di presenze turistiche in un periodo molto ristretto dell'anno, che determina il cosiddetto «effetto fisarmonica». Una situazione rispetto alla quale le amministrazioni locali hanno limitate possibilità di intervento a causa di dotazioni organiche e finanziarie inadeguate in quanto parametrate alla popolazione stabilmente residente. La proposta di legge è stata redatta dallo studio legale BM&A e dal Dipartimento di Economia dell'Università Cà Foscari di Venezia, con la supervisione e il coordinamento del responsabile scientifico del G-20s, Adriana Miotto.

Il testo si sviluppa a partire dai dati raccolti nel contesto dell'Osservatorio dei comuni balneari realizzato dal Dipartimento di Economia dell'Università Cà Foscari di Venezia. I rappresentanti delle località balneari del G20s hanno assunto, inoltre, due fondamentali decisioni per il futuro del network e il conseguente sviluppo strategico delle città.

Le reazioni, tra certezze e cautele

«Si chiudono due giorni importanti perché attraverso il meeting di Jesolo arriviamo a dare forma concreta alle idee di noi sindaci e portarle all'attenzione del Governo perché possa nascere una legge che ci rappresenti - dichiara il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia -. Questa nostra richiesta nasce con lo scopo di vederci riconosciute le nostre specificità e non per escludere qualcuno ma, anzi, per aprire la via per altri in futuro». «Questo riconoscimento garantirebbe alle città balneari il vantaggio di vedersi riconosciute la loro forza e capacità di essere una delle economie portanti del Paese quindi anche di dare maggiori risposte ai cittadini e ai tanti ospiti che ogni anno riescono ad attrarre - dichiara l'assessore al Demanio della Regione Veneto, Francesco Calzavara -. Tra i nuovi strumenti penso a piante organiche che assicurino la disponibilità di personale adeguata a fornire risposte tempestive ai bisogni». «Comprendo la richiesta del riconoscimento dello status di Città balneare ma è necessario fare delle riflessioni sia di carattere tecnico-giuridico sia politico  - dichiara l'assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner -. In generale sarà necessario garantire un sempre maggiore coordinamento tra i diversi livelli di governo tanto più in una materia come quella del turismo dove il rischio della frammentazione dei soggetti pubblici e privati che interagiscono è già molto elevato. Comprendo a pieno le motivazioni di fondo ma servono cautela e gli approfondimenti necessari che un argomento così delicato richiedono». 

Il litorale del Fvg

«La rete di ventisette spiagge, di cui fanno parte Lignano Sabbiadoro e Grado, rappresenta un cluster peculiare di comuni particolarmente esposto alle complicazioni e alle criticità indotte da una forte pressione turistica e la Regione Friuli Venezia Giulia sostiene il percorso avviato per arrivare a una proposta normativa che si fonda su responsabilità, sostenibilità e innovazione». Lo dice l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Fvg, Sergio Emidio Bini, al G20 delle spiagge che si è svolto a Jesolo. La Regione Fvg ha ribadito di ritenere essenziale la forza della collaborazione per affrontare sfide e problematiche comuni delle «città balneari», località turistiche che si contraddistinguono per avere un numero ridotto di residenti stabili (mediamente meno di 15.000) ma una elevata presenza turistica (più di un milione di presenze annue, secondo i parametri del G20s) collegata alla stagione estiva.

Ultimo aggiornamento: 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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