Vuitton-Cipriani: firmata la pace sul marchio, battaglia legale durata 56 anni

Giovedì 23 Febbraio 2023 di Alda Vanzan
Arrigo Cioriani

VENEZIA - Il 21 marzo 1967 l'accordo sull'utilizzo del nome Cipriani. Il 22 febbraio 2023 un altro accordo, che stavolta però mette fine ad ogni contenzioso. Perché in questi cinquantasei anni la battaglia è stata durissima, combattuta non solo a Venezia, dov'è sorta, ma in ogni parte del mondo. Basti pensare che appena un anno e mezzo fa la baruffa, con tanto di accusa di plagio, aveva riguardato le poltroncine, il Carpaccio, il logo. E allora cominciamo dalla fine, che poi è la notizia rincorsa da più di mezzo secolo: Cipriani (Arrigo) e Cipriani (l'albergo della catena Belmond di monsieur Bernard Arnault) hanno fatto pace.

Stavolta sul serio: niente più carte bollate, niente più avvocati.

Il nuovo accordo dice che ci sarà un solo Hotel Cipriani - nel senso che sarà l'unica struttura a utilizzare le parole "Hotel" e "Cipriani" - in tutto il mondo e sarà quello della Giudecca dove ogni estate si rifugiano le più famose star del cinema. Il Gruppo Cipriani della famiglia di Arrigo potrà continuare ad espandere le attività di ospitalità e ristorazione nelle più prestigiose località del mondo, ma anche a continuare il proprio mix di attività in Europa grazie a licenze a lungo termine concesse da Belmond.

L'ANNUNCIO
L'annuncio della pace è stato dato con una nota congiunta: "Belmond, Maison del Gruppo Lvmh, e la famiglia Cipriani hanno raggiunto un accordo che mette fine a ogni contenzioso tra le due parti riguardante la proprietà intellettuale. Questi procedimenti legali risalgono a molti anni fa, ben prima dell'acquisizione di Belmond da parte di Lvmh. Il nuovo accordo stabilisce una volta per tutte i rispettivi diritti delle parti in merito ai marchi Cipriani nelle diverse aree del mondo. Tale accordo permetterà lo sviluppo di questi formidabili brands all'interno di un contesto legale chiaro e ben definito". In pratica c'è stata una ripartizione geografica della proprietà dei marchi, con reciproci diritti di licenza: a Belmond l'Europa e alcuni mercati selezionati; ad Arrigo e famiglia il resto del mondo. Belmond ha però accettato di concedere licenze esclusive a lungo termine al gruppo Cipriani in Europa per il funzionamento di ristoranti e di attività ricettive a marchio Cipriani (tra cui Casa Cipriani a Milano).

Come si è arrivati alla pace?
«Abbiamo discusso insieme per un po' di tempo».
L'intesa prevede anche la possibilità di «lavorare insieme su progetti selezionati». E le vecchie liti?
«Questo accordo serve a risolvere tutte le controversie aperte», tra l'altro non ci sono state transazioni economiche tra le parti.

LA STORIA
Ma perché c'è stato bisogno di un nuovo accordo visto che ne esisteva già uno? Un passo indietro. L'accordo del 21 marzo 1967 è legato proprio all'hotel Cipriani alla Giudecca, costruito nel 1958 dal papà di Arrigo, Giuseppe. Il quale nel 1967 vende le proprie quote. L'accordo tra le parti consisteva nell'obbligo reciproco di non utilizzare il nome Cipriani per nessuna attività imprenditoriale per i successivi 5 anni. Solo che, passato ampiamente quel lustro, tutte le iniziative dei Cipriani dentro e fuori il Paese hanno trovato un bombardamento di carte bollate da parte dell'albergo, nel frattempo passato nel 1976 all'americano James B. Sherwood presidente della Sea Containers, quindi alla Belmond della Lvmh di Bernard Arnault. Le "ostilità" sono cominciate con l'uso del nome del ristorante aperto da Arrigo sulla Quinta Strada a New York, sono proseguite con il locale aperto a Londra (che ha dovuto cambiare denominazione), non si sono fermate neanche a Milano con Casa Cipriani. E nell'estate 2021 è stato Arrigo ad attaccare perché la Belmond, per il ristorante "Cipriani Saint Tropez" in Costa Azzurra, aveva praticamente copiato le seggiole - e non solo - dell'Harry's Bar.

I COMMENTI
«L'accordo con Giuseppe Cipriani e la sua famiglia segna l'inizio di una nuova era per Belmond e il Gruppo Cipriani. Siamo molto orgogliosi dell'Hotel Cipriani, il nostro hotel mitico a Venezia, il suo luogo magico e le esperienze uniche che è in grado di offrire ai suoi ospiti. Siamo lieti che la famiglia Cipriani possa continuare con successo l'attività nel mondo dell'hospitality di alta qualità», ha detto Roeland Vos, amministratore delegato di Belmond. «Siamo grati a Belmond e al signor Arnault per l'apertura dimostrata nel trovare una soluzione a questo lungo contenzioso. La nostra famiglia è presente nell'hospitality di alta qualità sin da quando mio nonno ha iniziato la sua attività a Venezia nel 1931. Mio padre Arrigo, i miei due figli ed io siamo riusciti a costruire sulla tradizione di Venezia e sull'eccezionale gastronomia italiana dando loro notorietà e desiderabilità mondiale. Siamo felici di poter continuare a sviluppare il nostro business di famiglia in un contesto legale chiaro», ha aggiunto Giuseppe Cipriani, ad del Gruppo Cipriani.
 

Ultimo aggiornamento: 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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