I Cinque Stelle: «Il Veneto non può
diventare campo profughi della Ue»

Martedì 3 Gennaio 2017
Jacopo Berti
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VENEZIA - «Una giovane richiedente asilo di 25 anni della Costa d'Avorio è morta lunedì dopo un malore avvertito nell'ex base di Conetta, dov'era ospitata. I migranti del Centro hanno dato vita ad una rivolta, con tanto di sequestro degli operatori, per alcune ore». Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Erika Baldin, che informa come «ero stata a visitare la base di Conetta nei primi giorni di apertura. La situazione da allora è gradualmente andata peggiorando. Il problema del Centro è il sovraffollamento, era solo questione di tempo prima che accedesse una cosa del genere. Come Movimento Cinque Stelle siamo sempre stati contrari ai grandi Centri di accoglienza». «Mentre contesti piccoli sono più facilmente gestibili - afferma l'esponente pentastellata - i Centri sovraffollati causano queste ed altre problematiche. Purtroppo, la tendenza a sovraffollare i Centri in tutta Italia deriva dal business che gravita attorno alla gestione dei migranti. Il business dell'accoglienza, questo è il vero problema. A Cona abbiamo assistito, nei mesi scorsi, a diverse risse e sono scoppiati disordini tra le persone ospitate. È gravissimo il sequestro, ad opera dei migranti, di alcuni operatori del Centro, liberati solo alle due di notte dalle Forze dell'ordine. In centri così sovraffollati tutto è sbagliato, il caos regna sovrano. La nostra condanna è quindi totale».

Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, Jacopo Berti, denuncia che «non possono trasformare il Veneto nel Campo profughi d'Europa, perché stiamo assistendo ad una situazione indecente e inaccettabile, che degenera ogni giorno. Questi Centri rappresentano solo un business per chi li gestisce, un lager per chi ci vive ed una bomba ad orologeria per chi è costretto a viverci vicino». «I Centri come quello di Cona - continua l'esponente M5S - ormai sono fuori controllo, fuori da ogni decoro e pure estranei ad ogni normativa. Un pericolo micidiale per chi ci vive, per chi ci lavora e per chi se li trova vicino alla propria abitazione; e la pressione non può che aumentare». «Chi non ha i requisiti deve essere immediatamente rimpatriato - afferma Berti - questo è il momento per intraprendere azioni forti e decise, non possiamo più aspettare un giorno in più».

Berti ed Erika Baldin illustrano quindi le proposte del Movimento Cinque Stelle, immediatamente attuabili, che possono essere riassunte in quattro principali punti: chi ha diritto di asilo resta in Italia, tutti gli irregolari devono invece essere rimpatriati già a partire da oggi; Schengen deve essere rivisto: qualora si verifichi un attentato in Europa le Istituzioni devono provvedere a sospenderlo immediatamente e a ripristinare i controlli alle frontiere, almeno fino a quando il livello di allerta non sia calato e tutti i sospetti catturati; creazione di una Banca Dati Europea dei sospetti terroristi, condivisa con tutti gli altri Stati membri, utilizzando anche quelle che vi sono già; revisione del Regolamento di Dublino«
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