VENEZIA - «A quella ragazza dico: sei come mia figlia. Non c'entra nulla la nazionalità, non c'entra niente il colore della pelle, le amicizie che hai. Se sei una persona perbene sei e sarai una cittadina di Venezia per sempre, anche se non abiti qui» ha detto stamani il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, durante la cerimonia per la festa della Polizia locale, riferendosi all'episodio di razzismo denunciato da una 19enne di origine cinese su un treno a Mestre.
«Voglio dare un grande saluto - ha affermato Brugnaro - a questa ragazza italiana di origine cinese che è stata offesa dalla stazione di Mestre a quella di Padova. So che le competenti autorità stanno indagando, e che troveremo questi 4 ragazzi. A loro non faremo processi pubblici o altro. Diremo solo a loro di venire a lavorare con noi per vedere di cambiare quell'atteggiamento; come ho proposto agli altri ragazzi che avevano sporcato il Leoncino a San Marco, di venire a fare formazione civica. Alla fine li abbiamo perdonati, ma loro non sono venuti a fare educazione civica; abbiamo perso un'occasione. Vediamo se riusciamo a convincere questi quattro. Sicuramente una cosa è certa: il gesto che hanno fatto - ha concluso - è vigliacco e infame».
La ragazza in questione è residente a Badia Polesine (Rovigo).
INDAGINI
Intanto la polizia ferroviaria sta effettuando accertamenti sulla vicenda. Il caso, reso noto sui social dalla stessa giovane studentessa universitaria, è al vaglio anche di Trenitalia che attende di valutare il rapporto del capo treno per avviare o meno le procedure del caso
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