Cimice asiatica, danni per dieci milioni in provincia e raccolti azzerati

Martedì 8 Ottobre 2019
Cimice asiatica, danni per dieci milioni in provincia e raccolti azzerati
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C’è chi ha perso il 40-50% del raccolto, ma anche chi è arrivato a rimetterci l’intero frutteto. Nel solo Portogruarese la Coldiretti ha stimato danni per 10 milioni di euro, che salgono a un centinaio a livello regionale. La cimice asiatica sta devastando meli, peri, ma anche alberi di pesco e albicocca, ciliegi, vivai e coltivazioni di soia e mais. «Siamo di fronte ad un’emergenza rispetto alla quale occorre mobilitarsi a tutti i livelli» afferma Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia, mentre il presidente della Coldiretti Venezia, Andrea Colla, paragona il problema della cimice asiatica al pari della Xylella in Puglia che sta devastando gli oliveti.
 «Anche nel Veneziano, vicino alle coste, l’insetto con la sua puntura intacca la qualità dei prodotti frutticoli e orticoli. Ci sono seri problemi per la tenuta del reddito degli agricoltori». Che, ormai alla disperazione, stanno cambiando colture.
La cimice asiatica (o marmorata, per le sue striature sullo “scudo”) arriva da Cina, Giappone e Taiwan, introdotta accidentalmente negli Stati Uniti verso la fine del secolo scorso con il primo esemplare rinvenuto in Italia, in provincia di Modena, nell’autunno del 2012. In soli sette anni, visto che ogni femmina depone qualcosa come 300 uova per due volte all’anno, questo insetto ha messo in ginocchio un intero settore dell’agricoltura, “attaccandosi” ai frutti e rendendoli inutilizzabili. «Quest’anno le pere resteranno sugli alberi - spiegano da Confagricoltura -. Alcuni produttori espianteranno anche ettari di pereti». Un flagello. «Per quanto mi riguarda ho ridotto i pereti di due terzi negli ultimi cinque anni - afferma Marco Persico, frutticoltore della zona di Jesolo -. Ora la mia azienda si basa sul 90 per cento di vigneti, mentre prima era per il 90 per cento frutticola: abbiamo dunque rovesciato completamente l’assetto che la nostra impresa aveva dai tempi dei miei nonni quando producevamo per la maggior parte frutta e, in particolare, pere».
Non va meglio per le mele, delle quali durante l’estate è andato perso fino al 40 per cento del raccolto. «Nella scorsa stagione abbiamo registrato perdite pesanti anche nei meleti – conferma Stefano Musola, presidente sezione Frutticoltura di Confagricoltura Venezia e titolare di un’azienda di produzione di mele nell’area di Portogruaro -. Nella mia azienda ho riportato un danno sulle varietà di mele estive (gala mody) pari al 30-40 per cento nel periodo precedente l’installazione delle reti perimetrali. Spero soltanto che ora, grazie alle reti, i danni alle varietà di mele invernali siano molto ridotti, altrimenti si crea un problema di sostenibilità dell’azienda». «Le istituzioni regionali devono fare ancora di più in termini di ricerca e monitoraggio – sottolinea il direttore di Coldiretti Veneto Pietro Piccioni -. Per queste attività servono risorse che non possono essere quelle messe a disposizione fino ad ora». «La nostra organizzazione ha presentato una piattaforma di richieste a livello regionale e nazionale – riprende Giulio Rocca di Confagricoltura -. Servono fondi specifici per le imprese, una precisa ricognizione dei danni alle coltivazioni nei nostri territori attivando un intenso monitoraggio con assistenza da parte del servizio fitosanitario regionale per il contrasto dell’insetto con ogni mezzo utile, ma chiediamo anche finanziamenti agevolati rivolti alle aziende ortofrutticole e modalità definite di quantificazione dei danni. È un’emergenza». Per fermare l’invasione della cimice asiatica è intanto arrivato il via libera alla diffusione in Italia della “vespa samurai”, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nelle norme necessarie all’“immissione sul territorio di specie e popolazioni non autoctone”, in modo da contrastare la diffusione di insetti alieni come la cimice, mentre la Regione Veneto ha stanziato altri due milioni di euro per combattere la proliferazione dell’insetto.
Ultimo aggiornamento: 18:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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